Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
È una tecnica chirurgica grazie alla quale si può avere l’asportazione parziale o totale della laringe che si esegue solo nel caso in cui ci si trovi in presenza di tumori maligni. L’intervento di laringectomìa parziale mira ad una guarigione definitiva e alla conservazione o restaurazione dell'importante funzione sfinterica dell'organo e quindi della respirazione, della fonazione e della deglutizione . Si distinguono laringectomie “verticali" o "orizzontali". L’intervento di laringectomìa totale, invece, consiste nella demolizione delle strutture laringee, cui consegue una netta separazione tra le vie aeree e le vie digestive; la trachea viene infatti direttamente collegata all’esterno con un tracheostoma permanente. In questo modo la principale funzione persa è quella vocale. Si può educare però il paziente utilizzando l'esofago e il neofaringe come sorgente sonora, realizzando quindi, con l'aria ingerita nello stomaco, la cosiddetta "voce esofagea".
Fasci di nervi che appartengo al nervo vago e innervano la muscolatura laringea. Si distinguono in nervi superiori, in genere sensitivi, che raggiungono solo il muscolo cricoaritenoideo e la mucosa laringea, e quelli inferiori o ricorrenti che si occupano della fonazione che viene fortemente compromessa in caso di paralisi dei nervi. I nervi inferiori si originano dal nervo vago e formano un'ansa risalendo poi nel collo ai lati dell'esofago per raggiungere la laringe
Infiammazione acuta o cronica della laringe. La laringite acuta si manifesta nelle forme catarrale, edematosa, suppurativa o pseudomembranosa; la sintomatologia consiste in raucedine, tosse secca e edema della mucosa che può giungere alla compromissione respiratoria; la terapia delle laringiti acute prevede riposo vocale, nell’eliminazione degli stimoli irritativi (fumo), e nella somministrazione di decongestionanti e antinfiammatori, e soprattutto in trattamenti locali mediante inalazioni o aerosol con decongestionanti, fluidificanti o cortisonici. Raramente è necessaria la somministrazione di antibiotici. Nell’edema acuto della laringe, quando i farmaci non arrecano benefici, occorre assicurare la pervietà delle vie aeree mediante intubazione o praticare una tracheotomia. Le laringiti croniche sono più frequenti nel sesso maschile e in età avanzata, possono far seguito a ripetuti episodi infiammatori acuti e sono favorite dall’abuso della voce, da fumo e alcol, così come dall’inalazione prolungata di gas o polveri irritanti.
Processo di tipo infiammatorio acuto o cronico della laringe. La laringite può avere un decorso acuto e cronico. La prima è caratterizzata da forme catarrale, edematosa, suppurativa o pseudomembranosa; tra i sintomi si riscontrano raucedine, disfonia, tosse secca e stizzosa; come terapia possono essere fatte inalazioni balsamiche, o antibiotici, vitamine, cortisonici. Malattie dell'età infantile, carenze vitaminiche (vitamine A e del gruppo B) , gravidanza, malattie del ricambio (diabete mellito, gotta), errate impostazioni vocali, inquinamento dell'aria, fumo, infiammazioni laringee recidivanti o croniche sono invece le condizioni predisponenti per la laringite cronica aspecifica. Tra le cause che la determinano si riscontrano: processi infiammatori acuti o recidivanti laringei e processi suppurativi cronici naso-sinusali; ci sono forme diffuse e circoscritte. Come sintomi si hanno disfonia, tosse, parestesie laringo-faringee, rara dispnea; la terapia è causale. Si hanno anche laringiti croniche specifiche e papillomatosi multiple, che presentano come sintomi disfonia, dispnea edisfagia, in base alle strutture che vengono colpite
Semplice laringite di lieve entità chiamata anche pseudocrup.
Estroflessione della mucosa della laringe nello spessore della parte interna o esterna. Più frequente negli uomini adulti piuttosto che nelle donne. La causa è generalmente una debolezza congenita della parete laringea ed eventualmente favorita da sforzi respiratori continui. Il laringocele determina disturbi della fonazione e solo quando raggiunge notevoli dimensioni può ostacolare anche la respirazione e la deglutizione. La terapia è esclusivamente chirurgica.
Termine con il quale si indica un’imperfezione della laringe; è una piccola sacca piena d’aria, un’ernia pneumatica, nel laringocele interno (endolaringea), in regione cervicale (laringocele esterno) o in ambedue (laringocele misto). Può essere ereditario o acquisito per tumore, tosse o malattia professionale. Il principale sinotmo è la disfonia e, raramente, disfagia e dispnea; come terapia si ha l'intervento chirurgico o laserterapia in microlaringoscopia.
|