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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di medicinasalute (del 09/07/2012 @ 08:53:39, in Lettera L, visto n. 1177 volte)
Gruppo di dermatiti papulose a eziologia sconosciuta, in cui si ha presenza di lesioni papulose circoscritte, da ispessimento dello strato corneo della cute e da una sintomatologia pruriginosa più o meno intensa. Le forme più comuni sono il lichen ruber planus, il lichen scrofulosorum, il lichen simplex e il lichen tricofitico.
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 14:56:12, in Lettera L, visto n. 4995 volte)
Condizione morbosa della cute e delle mucose caratterizzata dalla comparsa di bolle e papule che provocano prurito. L'origine del disturbo è piuttosto controversa, anche se alcuni studi sembrano escludere una causa virale. L'incidenza si attesta attorno all'1-2 per cento della popolazione, con una chiara prevalenza femminile. La fascia d'età più colpita va dai 30 ai 60 anni, mentre i bambini appaiono immuni. Il decorso della malattia può essere cronico o acuto, ma in genere i sintomi regrediscono in maniera spontanea. In alcuni casi il dermatologo può prescrivere dei farmaci per il controllo del prurito, ad esempio corticosteroidi e antistaminici. Il segno più evidente del decorso positivo della malattia è il cambiamento di colore delle papule, che in fase di guarigione assumono una tonalità più scura.
 
Di dermatologia (del 18/02/2011 @ 22:04:35, in Lettera L, visto n. 2108 volte)
Il lichen sclerosus o lichen scleroatrofico è una patologia molto comune in dermatologia genitale maschile e femminile. Esso può esordire con infiammazione e perdita di elasticità della cute del distretto anogenitale. Con il tempo i tessuti interessati dal lichen scleroatrofico possono presentare prurito, bruciore, discromie cutanee, microtraumi (taglietti dopo i rapporti) da ridotta elasticità cutanea, fino alla fimosi nel maschio. Alcune forme di lichen sclerosus genitale sono considerate malattie precancerose a basso rischio, nel senso che possono raramente degenerare con gli anni in carcinoma squamoso, evento fortunatamente non frequente, ma da considerare al momento della visita specialistica. I pazienti affetti da lichen sclerosus genitale vanno monitorati mediante visite dermatologiche periodiche, con cicli di terapia topica o sistemica da adattare in base alla variante clinica di lichen, alla sua estensione e al tipo di sintomatologia associata.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 17/01/2011 @ 12:38:04, in Lettera L, visto n. 2330 volte)
Processo patologico a carico della cute che consiste nell'ispessimento dell'epidermide. La superficie della pelle risulta perciò dura, secca, con una accentuazione delle sue normali linee e rilievi. Una lichenificazione può manifestarsi in seguito al prolungato grattamento indotto da stimoli irritativi cronici, o da malattie della pelle.
 
Di medicina (del 17/09/2007 @ 20:21:12, in Lettera L, visto n. 2769 volte)
Il licopene è un composto formato da idrogeno e carbonio e appartenente al gruppo dei carotenoidi. È un additivo alimentare, identificato dalla sigla E160d. Il licopene si trova soprattutto nei pomodori e dai suoi derivati, all'interno dei quali rappresenta più della metà dell'intero contenuto di carotenoidi. I carotenoidi sono efficaci antiossidanti, grazie alla loro qualità di scavenger, ovvero di “spazzini” dei radicali liberi. Come altri carotenoidi, anche il licopene ha effetti benefici preventivi di casi di neoplasia.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 14/01/2011 @ 17:06:03, in Lettera L, visto n. 1245 volte)
O xilocaina, è uno degli anestetici locali più utilizzati. Può essere usata anche senza vasocostrittori. Si usa con dosaggi diversi nell’anestesia di infiltrazione, di conduzione, di superficie e nell’anestesia spinale. La lidocaina è anche usata nel trattamento delle aritmie ventricolari e in soggetti con infarto cardiaco recente nonchè durante e dopo interventi di chirurgia cardiaca, per la sua azione simile a quella della chinidina.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 17/01/2011 @ 12:33:20, in Lettera L, visto n. 1346 volte)
Farmaco calcioantagonista utilizzato nella terapia dell'angina pectoris. Richiede diverse settimane di trattamento per raggiungere il massimo effetto. Può dar luogo ad aritmie e a intolleranza gastrica.
 
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