Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Ormone prodotto da cellule del sistema nervoso, o da altre cellule di derivazione neuroectodermica, ad esempio gli ormoni ipotalamici. Oggi il concetto di neurormone è però sostituito, in modo più appropriato, da quello di neuromodulatore ormonale.
Sutura ricostruttiva, tramite intervento chirurgico, dei due estremi di un tronco nervoso sezionato.
Sinonimo di nevrosi.
L'insieme delle manifestazioni neurologiche della sifilide quali:
- sifilide meningo-vascolare, in cui il processo infiammatorio luetico colpisce prevalentemente le meningi e i vasi cerebrali (vasculite), caratterizzata da sintomi molto vari;
- sifilide parenchimatosa, che comprende a sua volta la paralisi progressiva e la tabe dorsale.
La prima, con un periodo di incubazione di circa 15 anni, è caratterizzata da disturbi neurologici (alterazioni delle pupille, disturbi della parola e della scrittura, sintomi motori, tremori e attacchi epilettici e apoplettiformi) e da disturbi psichici molto vari, che conducono però sempre a un grave decadimento demenziale; si tratta, in pratica, di una meningoencefalite diffusa, con grave atrofia cerebrale. La tabe dorsale è causata da una lesione demielinizzante delle radici posteriori del midollo e, secondariamente, dei cordoni posteriori. Si manifesta 10-20 mesi dopo l'avvenuta infezione luetica, con disturbi della sensibilità, atassia, disturbi trofici e sintomi oculari (per esempio, segno di Argyll-Robertson). Le indagini batteriologiche specifiche sul liquor sono sempre positive per la paralisi progressiva, ma non sempre per la tabe. Le forme curate hanno una prognosi abbastanza buona. La terapia è a base di penicillina a dosi giornaliere elevate e cicli ripetuti.
Terapia fisica impiegata nel trattamento del dolore muscolo-scheletrico. Si basa sulla stimolazione elettrica dei nervi che innervano le zone dolenti.
Intervento chirurgico mediante il quale vengono interrotte, in parte o tutte, le fibre di un tronco nervoso. Si pratica soprattutto sui nervi sensitivi, per sopprimere il dolore (per esempio, nevralgia del trigemino), per inibire la stimolazione vagale della secrezione acida gastrica (vagotomia, associata ad antrectomia o a piloroplastica; vagotomia superselettiva) nella terapia di casi selezionati di ulcera duodenale ecc.
(o neurotrofi) Sono farmaci adoperati per correggere turbe metaboliche e deficit del trofismo delle cellule nervose, riscontrabili comunemente negli stati di fatica mentale, nella senescenza ecc.
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