Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
L'Orticaria è una patologia che interessa la parte più superficiale della pelle. Tutte le varie tipologie sono caratterizzate dalla comparsa di piccole macchie sulla pelle, chiamati pomfi, spesso insieme all'orticaria nella stessa persona si manifesta anche l' angioedema.
Esistono diverse forme specifiche di orticaria studiate nel campo medico, fra esse si riscontrano:
- Orticaria pigmentosa
- Orticaria-angioedema da freddo
- Orticaria colinergica
- Orticaria da pressione
- Angioedema ereditario, la più famosa fra le forme di livello genetico.
I sintomi e i segni clinici presentano una diverista di espressioni quali la comparsa di pomfi rossi pruriginosi sulla cute, piccole lesioni con bordi spessi che possono anche unirsi.
L’assunzione di certi farmaci o determinati alimenti nell’organismo possono causare una reazione patologica che porta all’orticaria.
Altre cause sono i graffi di animali, i morsi di insetto, stress emotivi, infezione da echinococco (riscontrabile negli animali come il cane e trasmettibili all’uomo), pollini.
Sono fattori che aumentano il rischio di essere infettati da tale patologia le reazioni allergiche avvenute in precedenza
Cibi rilevati ad associazione di rischio di genesi di orticaria:
- Uova
- Arachidi
- Latte
- Bacche
- Crostacei
- Pesce
Esami:
Prima di tutto serve un accurata anamnesi per assicurasi il motivo per cui la persona possa essere affetta da tale malattia (cibi che ha ingerito, farmaci che ha assunto, ecc).
In seguito occorrono esami di laboratorio approfonditi fra cui la VES e la complementemia. Per casi particolari occorre l’esame della biopsia cutanea.
L'Orthosiphon stamineus(famiglia Labiate), detto anche tè di Giava contiene ossalato di potassio e altri componenti organici. È un ottimo diuretico, colagogo e ipocolesterolemizzante.
È usato per dissolvere i calcoli formati da ossalato di calcio e nelle composizioni di tisane dimagranti.
Si usa in infuso da solo o associato a piante sinergiche.
Vasto gruppo di alimenti vegetali, di cui si usano le foglie (per esempio, insalate, bietole, coste, finocchi, spinaci), le radici (carote, rape, ravanelli), i frutti (peperoni, melanzane, pomodori), o i fiori (cavoli, carciofi, broccoli). L'importanza alimentare della verdura è dovuta alla ricchezza in vitamine e sali minerali, di cui è più ricca rispetto alla frutta. Il 90-95% del peso della verdura è costituito dall'acqua: assolutamente trascurabile è la presenza di protidi, glicidi e lipidi. Il contenuto di fibra indigeribile è variabile ma sempre degno di nota, con favorevoli ripercussioni sul transito intestinale. L'impiego della verdura nell'alimentazione quotidiana è indicato soprattutto nelle diete ipocaloriche perché grazie alla sua voluminosità riesce ad assicurare una precoce sazietà con un introito calorico estremamente modesto.
Erezione dei peli e dei capelli provocata da un violento stato emotivo, per esempio, paura. Lo stimolo si comunica, tramite il simpatico, all'innervazione cutanea che induce la contrazione dei muscoli erettori dei peli (detti anche orripilatori), i quali modificano la posizione dei bulbi piliferi e quindi dei peli.
L'orripilazione è spesso accompagnata dal brivido e può essere causata anche dal freddo.
Insieme dei punti dello spazio la cui immagine si forma su punti retinici corrispondenti, rappresentati su una linea curva; i punti al di fuori della curva vengono percepiti sdoppiati.
Si può verificare facilmente ponendo davanti agli occhi, a distanze rispettivamente diverse, gli indici delle due mani: fissando quello più vicino, vedremo sdoppiato quello più lontano e viceversa (diplopia fisiologica); normalmente non si ha coscienza di questo sdoppiamento d'immagine, perciò non si avverte alcun disturbo della visione.
Porzione della faringe in comunicazione con la cavità orale, compresa tra rinofaringe, superiormente, e ipofaringe, inferiormente.
Fra le patologie a carico dell'orofaringe le masse tumorali e l'apnea centrale nel sonno per via dell'ostruzione.
Elemento chimico i cui sali (aurati) sono impiegati nella terapia dell'artrite reumatoide nei casi acuti che non rispondono ad altri trattamenti, e in caso di artrite erosiva rapidamente progressiva: sono più efficaci degli antinfiammatori non steroidei (FANS), riuscendo a diminuire le erosioni ossee e i restringimenti articolari. Agiscono sul meccanismo immunitario, aumentando l'immunità cellulomediata tramite stimolazione dei linfociti T. Sono controindicati nei casi di lupus, di insufficienza epatica e renale.
Possono presentare effetti collaterali: dermatite, prurito, neuriti, fotosensibilizzazione, immunodepressione, anemia. Sono stati sostituiti in molti casi dal metotrexate, un farmaco antimetabolita analogo dell'acido folico.
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