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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di riccardo (del 13/11/2013 @ 11:50:31, in Lettera O, visto n. 1231 volte)
Malattia infettiva provocata dal batterio Chlamydia psittaci, che infetta prevalentemente gli uccelli, i quali possono contagiare la specie umana. È una malattia professionale delle categorie che lavorano in stretto contatto con gli uccelli, ma può diffondersi anche ad altre fasce di popolazione a causa della importazione non controllata di volatili dai paesi tropicali. Il batterio è presente nelle secrezioni nasali, negli escrementi e nelle penne degli uccelli infetti; il contagio avviene per via respiratoria. Il batterio arriva negli alveoli polmonari dove determina una polmonite interstiziale, spesso grave, poi si diffonde a tutto l'organismo per via ematica. È presente febbre e diminuzione della funzionalità respiratoria, che può durare fino a 3-4 settimane, se non trattata. La diagnosi di certezza si ottiene mediante ricerca di anticorpi specifici nel siero. La terapia si effettua con tetraciclina per 14 giorni. Come seconda scelta è utile (specialmente nei bambini e in gravidanza) l'eritromicina.
 
Di medicina (del 17/09/2007 @ 16:13:12, in Lettera O, visto n. 10143 volte)
L'ornitina è un amminoacido non codificato nel DNA e pertanto non coinvolto in maniera diretta nel processo di sintesi proteica, mentre lo è in quello dell'urea, perché consente l'eliminazione dell'azoto in eccesso. I suoi effetti sono simili a quelli dell'arginina, anche se pare abbia un'efficacia raddoppiata. È valido come disintossicante dell'ammoniaca e stimola la cicatrizzazione delle ferite.
 
Di riccardo (del 13/11/2013 @ 11:49:48, in Lettera O, visto n. 1333 volte)
Farmaco chemioterapico antiprotozoario, simile al metronidazolo, impiegato in particolare per le infezioni da Trichomonas vaginalis (vaginiti). Può determinare, come effetti collaterali: disturbi intestinali, anoressia, glossite, secchezza delle fauci, cefalea, eruzioni cutanee, raramente vertigini e depressione.
 
Di riccardo (del 13/11/2013 @ 11:48:45, in Lettera O, visto n. 1001 volte)
Somministrazione di ormoni, naturali o sintetici, perlopiù in caso di insufficiente secrezione endocrina, a scopo terapeutico.
 
Di riccardo (del 01/04/2014 @ 15:06:20, in Lettera O, visto n. 1001 volte)
Ormoni secreti dalla tiroide i principali sono triiodotironina o T3 e tiroxina T4 . Nelle loro molecole sono contenuti rispettivamente 3 e 4 atomi di iodio. La tiroide produce T4 in concentrazioni molto maggiori rispetto a T3. Quest'ultima è pero molto piu attiva e puo essere a sua volta ottenuta dall ormone T4 per una trasformazione enzimatica che avviene nel circolo sanguigno a seconda delle necessita dell organismo. In condizioni fisiologiche gli ormoni tiroidei stimolano i processi cosiddetti anabolici vale a dire di crescita sviluppo e movimento dell organismo mentre in dosi elevate come nel caso di malattie della tiroide inducono un aumento dei processi catabolici cioe di distruzione consumo ed eccessiva attivita metabolica con perdita energetica dell organismo. La quantità di ormoni tiroidei presenti nel plasma si misura con metodo radioimmunologico si ha ipertiroidismo se tale quantita e superiore alla norma ipotiroidismo se e inferiore. La tiroxina farmacologicamente sintetizzata è usata nella terapia dell ipotiroidismo e del gozzo semplice.
 
Di dr.ssa Anna Carderi (del 13/11/2013 @ 11:46:39, in Lettera O, visto n. 1084 volte)
Ormoni steroidei prodotti dall'ovaio (o dalla placenta durante la gravidanza), dal testicolo e dalla corteccia surrenale nella zona reticolare. La loro attività è determinante nella formazione dei caratteri sessuali secondari e per lo sviluppo della vita sessuale. Sono costituiti essenzialmente dagli estrogeni e dai progestinici nella donna e dagli androgeni nell'uomo.
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 12:31:14, in Lettera O, visto n. 1651 volte)
Gli ormoni sono sostanze che vengono prodotte dagli apparati del sistema endocrino (organi, singole cellule, masse cellulari) e svolgono funzioni differenziate all’interno dell’organismo; in generale, la funzione degli ormoni è quella di agire specificamente sui loro organi bersaglio, stimolando attività di vario tipo. Inoltre sono efficaci anche in quantità minime. Una prima grande distinzione è quella fra ormoni endocrini e ormoni tessutali (istio-ormoni). I primi sono prodotti dalle ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide, paratiroidi, ghiandole surrenali, pancreas, gonadi, epifisi, timo), i secondi da diversi sistemi cellulari (come la mucosa intestinale, determinate cellule pancreatiche, cellule intestinali). Possiamo poi distinguere gli ormoni, secondo la composizione chimica, in ormoni di tipo fenolico (adrenalina, noradrenalina), di tipo proteico (insulina, glucagone), di tipo steroideo (corticosteroidi, ormoni sessuali). All’interno delle ghiandole endocrine si svolge il processo di sintesi ormonale; questo processo varia a seconda della ghiandola interessata. Come materiale di partenza vengono utilizzati prodotti normalmente presenti nell’organismo, come proteine, aminoacidi, colesterolo. Questi elementi vengono elaborati all’interno della ghiandola mediante un sistema enzimatico che è specifico per ogni singola ghiandola, e che porta alla produzione di ormoni altrettanto specifici (benché ghiandole diverse possano produrre ormoni che svolgono azioni simili). La sintesi ormonale è controllata da fattori di tipo nervoso e umorale. In particolare, alcune ghiandole sono controllate direttamente dal sistema nervoso, come la parte midollare del surrene (che produce le catecolamine), controllata dall’ipotalamo e dal midollo allungato, o l’ipofisi posteriore (che produce ossitocina e vasopressina), controllata dall’ipotalamo. In altri casi invece la produzione ormonale è regolata per via umorale, come quella dell’insulina e del glucagone (la loro produzione è regolata dal livello di glucosio presente nel sangue) o del paratormone (regolata dal livello di calcio nel sangue). Vi sono poi ghiandole che, mediante la loro azione, ne controllano altre, come nel caso dell’ipofisi che stimola la funzione endocrina della tiroide (mediante la secrezione di tireotropina), delle gonadi (con le gonadotropine) e della corteccia surrenale (con la corticotropina). La funzione svolta dagli ormoni è quella di regolare i processi biologici che hanno luogo in organi o tessuti, sovrapponendosi in una certa misura ai meccanismi di controllo già presenti a livello delle cellule, allo scopo di adattarli alle esigenze globali dell’organismo in ciascun momento. Vi sono ormoni che agiscono rapidamente, mentre altri hanno un effetto più lento. Fra quelli che sortiscono un effetto immediato vi sono adrenalina e noradrenalina. Inoltre vi sono ormoni che operano in modo diretto, altri in modo indiretto. L’azione diretta si ha quando l’ormone agisce direttamente a livello del suo organo bersaglio; ad esempio, gli androgeni e gli estrogeni agiscono direttamente sugli organi genitali. Nell’azione indiretta l’ormone stimola un’altra ghiandola a produrre ormoni che, a loro volta, agiranno per via diretta; ad esempio, le gonadotropine prodotte dall’ipofisi svolgono un’azione di stimolo sulla produzione di estrogeni da parte dell’ovaio. Vi è poi l’azione condizionata; in questo caso l’ormone agisce direttamente sul suo organo bersaglio, ma l’effetto di questa azione dipende dallo stato cellulare dell’organo stimolato. La ricerca scientifica oggi permette di riprodurre per sintesi gran parte degli ormoni dell’organismo umano. Questo consente sia di studiare l’effetto di queste sostanze e comprenderne meglio la funzionalità, sia di produrre farmaci a partire da ormoni di sintesi con caratteristiche modificate rispetto alle loro controparti organiche. Alcuni esempi di farmaci di questo genere sono i contraccettivi, gli anabolizzanti, gli antiinfiammatori steroidei.
 
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