Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Formazione patologica dell'epitelio della cute e (più frequentemente) delle mucose, costituita da proliferazioni epiteliali ramificate o lobulate, sostenute da uno stroma connettivale, nel quale scorrono i vasi sanguigni. Si localizza di preferenza nella vescica e nella laringe. Trae origine dall'azione di cause irritanti lievi ma di lunga durata o da supposte infezioni virali, ma può essere anche di natura tumorale, generalmente benigna. Il papilloma vescicale assume spesso molteplici sedi nella mucosa vescicale e anche nel bacinetto, negli ureteri e nell'uretra. Il papilloma laringeo s'insedia di solito nelle corde vocali.
Una frequente complicazione del papilloma è l'emorragia per il distacco o la rottura di papille.
Detta anche iperplasia papillare o micropapillomatosi labiale, è caratterizzata dalla presenza di papille ipertrofiche, rivestite da epitelio simile a quello circostante. Le papille sono una variazione dell'architettura vestibolare e sono in genere distribuite nella parte laterale e posteriore sulla faccia interna delle piccole labbra e dell'introito vaginale.
La pappa reale è una sostanza prodotta dalle api nutrici e viene utilizzata come nutrimento per le larve e per l'ape regina. Si produce attraverso stimolazione delle famiglie di apis mellifera in arnie a favi mobili a produrre celle reali.
Viene indicata come stimolante e come sostanza che rinforza il sistema immunitario, agendo anche contro la depressione e la stanchezza.
Il test di Papanicolau esame citologico delle cellule della vagina e dell'utero raccolti con uno striscio vaginale atto ad indagare le alterazioni delle cellule del collo e della cervice dell'utero e per la diagnosi precoce e per l'identificazione dei soggetti a rischio di carcinoma uterino. noltre il Pap test può dare utili indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna e permettere il riconoscimento di infezioni batteriche, virali o micotiche.
Nel corso di una visita ginecologica, il secreto vaginale, contenente cellule desquamate dalle pareti della vagina e dalla cervice, viene raccolto con una spatolina e strisciato su un vetrino (striscio vaginale); viene poi colorato con ematossilina e fissato in alcol. La lettura del vetrino permette di valutare lo stato delle cellule e individuare così l'eventuale esistenza di stati cancerosi e pre-cancerosi con una certezza del 95% nel caso del cancro della cervice uterina; il carcinoma dell'endometrio può invece essere evidenziato solo nel 50% circa dei casi. Lo stato delle cellule determina quadri citologici che per convenzione sono stati classificati in 5 tipi, dallo striscio normale (classe I) a quello canceroso con un gran numero di cellule atipiche (classe V). È consigliabile per tutte le donne sottoporsi a questo esame una volta all'anno.
l Pap test non è indicato per la individuazione dei tumori dell'endometrio o di altri organi dell'apparato genitale femminile.
Per quanto complessivamente il Pap test si sia dimostrato estremamente efficace nel ridurre la frequenza del cancro invasivo del collo dell'utero, come tutte le tecniche di screening presenta dei limiti intrinseci alla metodica. In particolare la sensibilità del Pap-test viene valutata in circa 60-70%. Questo significa che sono possibili falsi negativi, cioè test negativi nonostante la presenza di un tumore. La specificità del test e' intorno al 98%, cioè circa nel 2% dei casi il risultato positivo del test non viene confermato da successive indagini.
Le papule perlacee della corona del glande (pearly penile papules) sono angiofibromi genitali, che si presentano sotto forma di piccole formazioni emisferiche o filiformi (papille), disposti in più file, intorno alla corona del glande. Le papule perlacee genitali sono un fenomeno fisiologico di comune riscontro sia nell'uomo (es. glande, prepuzio, solco balanoprepuziale, frenulo, etc) che nella donna (papillomatosi vestibolare fisiologica). Alla penoscopia presentano un pattern vascolare differente dai condilomi, in quanto manca la tipica punteggiatura vascolare delle infezioni da HPV papillomavirus. Contrariamente ai condilomi, le papule perlacee non richiedono particolari terapie, in quanto manifestazioni benigne, fisiologiche e non di natura infettiva.
I parabeni sono composti organici talora utilizzati come conservanti nella formulazione dei dermocosmetici, per la loro azione antimicrobica. Da un punto di vista chimico, sono degli esteri dell'acido paraidrossibenzoico. Alcuni parabeni sintetici possono scatenare negli individui predisposti importanti eczemi da contatto e per questo motivo sono state create intere linee di cosmetici e creme senza parabeni e altri conservanti potenzialmente nocivi alla pelle e all'ambiente.
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