Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Riduzione parziale della motilità volontaria diminuzione di un distretto muscolare.
Si distingue dalla plegia o paralisi propriamente detta, in cui vi è la perdita completa non irreversibile dell'attività motoria; il termine paralisi è comprensivo di tutte le forme di paresi (paralisi parziale) e di plegia (paralisi totale).
Si dice della somministrazione di farmaci che vengono introdotti attraverso le varie forme di iniezione (endovenosa, intramuscolare, sottocutanea, endoarteriosa, endocardica, intrarachidea, intrarticolare, perineurale), ossia per una via diversa da quella orale o rettale.
Termine generico con cui si indica il tessuto proprio e funzionalmente differenziato di un organo (parènchima epatico, parènchima polmonare, parènchima renale), in contrapposizione al tessuto di sostegno (o stroma), che costituisce invece la trama di supporto dell'organo. Ogni organo, infatti, è in genere costituito in parte da una struttura di sostegno rappresentata da elementi connettivali, e in parte da elementi differenziati e specifici per la funzione dell'organo stesso.
Ormone polipeptidico prodotto dalle ghiandole paratiroidi. La sua principale funzione è di mantenere entro limiti fisiologici la concentrazione di calcio nei liquidi dell'organismo. A questo fine il paratormone esercita un controllo del bilancio dello ione calcio a tre livelli: renale, intestinale e osseo, attraverso complessi meccanismi. A sua volta il livello della calcemia (cioè della quantità di calcio nel sangue) influenza la quantità di paratormone secreto. In sintesi, in situazioni di ipocalcemia si osserva un aumento della produzione di paratormone; il contrario avviene in caso di ipercalcemia. Nella regolazione del metabolismo del calcio intervengono altri fattori ormonali (per esempio, la calcitonina, con azione antagonista al paratormone) e metabolici, quali i livelli ematici di altre sostanze inorganiche, in particolare del magnesio e dei fosfati.
Intervento chirurgico di asportazione delle paratiroidi. La paratiroidectomìa può essere completa, se vengono asportate tutte le ghiandole paratiroidi, oppure parziale, se ne vengono lasciate in sede alcune. La causa più frequente di indicazione alla paratiroidectomìa è un adenoma paratiroideo, più raramente un'iperplasia o un carcinoma.
Ciascuna delle ghiandole endocrine situate nel collo in prossimità della tiroide. Sono quattro, due superiori o interne, site posteriormente alla tiroide nel suo stesso spessore, e due inferiori o esterne, sulla faccia posteriore dei lobi laterali tiroidei, tra i rami dell'arteria tiroidea inferiore. In taluni individui possono trovarsi altre ghiandole paratiroidee (paratiròidi ectopiche) in altre regioni del collo o nel mediastino, mentre ammassi di tessuto analogo a quello delle paratiròidi possono trovarsi anche nello spessore di altri organi (per esempio, il timo). Le paratiròidi hanno dimensioni molto piccole, forma ovalare; presentano una struttura follicolare, con cellule disposte a cordoni, e sono sempre ben delimitate da una lamina connettivale riccamente vascolarizzata. La loro funzione è quella di secernere un ormone (ormone paratiroideo, o paratormone), che è il principale regolatore del livello del calcio nel sangue e interferisce quindi in molti processi biochimici dell'organismo. Disfunzioni nell'attività paratiroidea possono provocare tetania (in caso di ipoparatiroidismo) oppure atonia muscolare, calcolosi renale, alterazioni ossee (in caso di iperparatiroidismo).
Sinonimo di iperparatiroidismo.
|