Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
La porzione più superficiale del derma che contiene le papille dermiche.
In anatomia, piccola formazione rilevata e circoscritta.
Emergenza del nervo ottico all'interno del bulbo oculare e raccoglie tutti gli assoni che originano dai fotorecettori della retina. Tali fibre nervose, inizialmente amieliniche, acquistano la guaina mielinica al loro passaggio attraverso la lamina cribrosa.
È definito come il punto cieco della retina.
La forma della papilla ottica è ovale con maggiore diametro verticale, con una depressione centrale fisiologica grande circa un quarto dell'intera area papillare, che non raggiunge mai i bordi della stessa. Ha un colore giallo-rosa, più pallido nella metà laterale. Sempre nella metà laterale è possibile, specialmente nei soggetti miopi, osservare del tessuto sclerale a forma di falce denominato "cono temporale".
Il margine, tipicamente netto, può mostrare un'iperpigmentazione falciforme denominata "cono pigmentato".
Anse della giunzione dermo-epidermica che si incastrano nelle creste epidermiche.
Alterazione della papilla ottica che si presenta congestionata e sollevata, con i bordi sfumati. È prova che il paziente è affetto da ipertensione endocranica.
Il rigonfiamento delle fibre gangliari originato dall'aumento della pressione endocranica che interessa il punto di connessione tra il nervo ottico e l'occhio, detto papilla.
Può essere causato da un incremento della massa encefalica, da un'insufficienza vascolare che dà un quadro di ischemia e conseguente rallentamento del flusso assoplasmatico, o ancora da una infiammazione (papillite) della papilla ottica, conseguente ad una infezione (batterica, virale, parassitaria) della papilla.
È una frequente complicanza del diabete: a causa delle variazioni del coefficiente di filtrazione, aumenta la probabilità di ostruzioni dei capillari retinici, questo causa un aumento della pressione idrica all'interno dell'occhio.
Può essere localizzato, per esempio in seguito a neoplasie, o generalizzato, per esempio in seguito a trauma.
È uno dei segni caratteristici dell'encefalopatia acuta da piombo inorganico, insieme a stato confusionale, vomito a getto e agitazione psicomotoria.
Le manifestazioni cliniche sono riconducibili a una aumentata pressione endocranica: vomito a getto, cefalea, parestesie e alterazioni a livello della coscienza.
Alcaloide contenuto nell'oppio.
Stimola la respirazione ed esercita una modesta attività analgesica e anestetica locale. Possiede un potente effetto antispastico, per l'azione decontratturante esercitata sulle fibre muscolari lisce.
La papaverina è utilizzata anche per il trattamento della disfunzione erettile[4][7], sia da sola che in combinazione con altre sostanze. Quando è iniettata direttamente nel tessuto erettile provoca un rilassamento della muscolatura liscia e conseguente afflusso di sangue ai corpi cavernosi, che causa un'erezione. È disponibile anche un gel ad uso topico per il trattamento della disfunzione erettile.
In terapia viene somministrata per bocca o per via parenterale nelle coliche biliari e renali, negli spasmi dell'intestino, e inoltre come vasodilatatore e antianginoso.
Test utilizzato nella diagnostica dei deficit dell'erezione (vedi deficit erettile)che consiste nell'iniezione di questa sostanza vasodilatatrice nel pene.
Una volta iniettata direttamente nel tessuto erettile provoca un rilassamento della muscolatura liscia e conseguente afflusso di sangue ai corpi cavernosi, che causa un'erezione.
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