Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Indica l'orientamento sessuale di chi è attratto da persone di sesso e genere diverso, ma rifiuta la netta divisione tra sesso maschile e sesso femminile.
Il pollame di allevamento ha ormai soppiantato il consumo di animali da cortile; le differenze sono però minime: il pollo d'allevamento contiene più acqua e una percentuale di proteine leggermente inferiore (2%). La maggiore appetibilità del pollo ruspante è in realtà dovuta al fatto che quest'ultimo è in genere un animale più vecchio, le cui carni hanno una percentuale di grasso maggiore che rende l'alimento più saporito, senza tuttavia apportare un reale beneficio alimentare (fatto salvo che l'allevamento non usi sostanze proibite come antibiotici o anabolizzanti).
Rispetto alla carne bovina, la percentuale proteica è molto simile, mentre i grassi sono presenti in quantità minore e hanno caratteristiche più simili a quelle dei grassi di origine vegetale (per la presenza degli acidi linoleico e linolenico). La percentuale di ferro è circa un terzo di quella della carne di bovino.
Ved. anche Carne.
Le informazioni nutrizionali sono abbastanza variabili, ma diventano più stabili se non si consuma la pelle (parte più grassa). Diamo due estremi.
INFO AL. – CIBO DINAMICO
Petto senza pelle Carboidrati: 0; proteine: 23; grassi: 0,6; acqua: 75,3; calorie: 97.
Pollo intero con pelle Carboidrati: 0; proteine: 19; grassi: 10,6; acqua: 68,7; calorie: 171.Parte edibile: 68; calorie al lordo 116.
Disturbo respiratorio del neonato
nato con intervento o comunque prematuro, da madre diabetica.
Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo respirazione accelerata, cianosi
Si effettua una radiografia del torace.
Il trattamento consiste nella somministrazione di ossigeno, nei casi più gravi occorre una ventilazione meccanica, dopo pochi giorni dalla nascita solitamente si normalizza la situazione.
La polmonite è una patologia infiammatoria del polmone (di solito acuta o subacuta), che nella maggior parte dei casi ha un'origine infettiva, benché possa essere provocata anche da agenti fisici (radiazioni) o chimici (acidi, alcali). L'agente infettivo può raggiungere il polmone per inalazione, per aspirazione nasofaringea e per alte vie. Anche un individuo sano può ammalarsi, ma nella maggior parte dei casi vi sono condizioni che favoriscono la patologia, soprattutto le carenze nei meccanismi di difesa dell'organismo (deficit nel riflesso della tosse, alterazioni del secreto bronchiale, immunodepressione, alterazione del rivestimento delle vie respiratorie). Inoltre, la polmonite può anche comparire in seguito a un'altra patologia, come il morbillo, l'influenza, la bronchite.
Le polmoniti di tipo infettivo possono essere suddivise in due categorie generali: quelle batteriche e quelle atipiche (queste ultime rappresentano attualmente circa la metà delle infezioni polmonari). Tra le polmoniti batteriche, quelle più diffuse sono provocate da Streptococcus pneumoniae (nell'adulto sano), Staphilococcus aureus, Klebsiella pneumoniae (con mortalità che può raggiungere anche il 30% dei casi), Pseudomonas aeruginosa (specialmente nei soggetti più deboli). Un caso particolare è rappresentato dalla cosiddetta malattia dei legionari (provocata da Legionella pneumoniae), che presenta caratteristiche intermedie fra le forme batteriche e quelle virali. Fra le forme atipiche, quella primaria è causata da Mycoplasma pneumoniae, ma sono stati identificati molti altri agenti infettivi (Adenovirus, Herpes virus, Ricketsia, Candida, Chlamydia pneumoniae ecc.).
L'infezione polmonare può riguardare un solo lobo del polmone (polmonite lobare) oppure più zone (broncopolmonite a focolai isolati o multipli). Nei casi più gravi può comparire insufficienza respiratoria con diminuzione della pressione dell'ossigeno nel sangue arterioso (ipossiemia) e versamento pleurico. I sintomi nelle forme batteriche sono anoressia, brividi, dolore al torace, febbre, malessere, tosse con espettorazione e difficoltà respiratoria. Nella malattia dei legionari compaiono spesso anche sintomi gastrointesinali. Nelle forme atipiche invece la sintomatologia è meno evidente, spesso rappresentata solo da tosse secca e stizzosa. Per la diagnosi si ricorre a una serie di esami: radiografia toracica, Tac del torace, emocromo completo, Ves, sierodiagnosi (per Legionella, Clamydia, Mycoplasma e Ricketsia), esame dell'espettorato, controllo ematochimico.
La terapia prevede l'utilizzo di farmaci antibiotici e antipiretici come i macrolidi, le cefalosporine, i derivati della penicillina. La terapia antibiotica va proseguita solitamente per un periodo di quindici-venti giorni.
Polmonite ab ingestis
La polmonite ab ingestis è una forma di polmonite provocata dall'aspirazione di cibo e succhi digestivi; il danno ai polmoni è causato dall'acidità di queste sostanze. La terapia consiste nell'aspirazione del materiale inalato e nella somministrazione di ossigeno e antibiotici, come la clindamicina e la cefalosporina, per combattere le infezioni batteriche.
Il polpo (Octopus vulgaris) è un mollusco cefalopode che si distingue chiaramente dai suoi simili calamaro e seppia perché dotato di otto tentacoli invece di dieci. La sua presenza nei mercati ittici e nei supermercati è molto comune, in quanto è pescato in tutto il Mediterraneo, ove si possono trovare due specie: il polpo di scoglio e quello di sabbia.
Il primo ha la carne più prelibata e gustosa e si distingue dal secondo per una doppia fila di ventose sui tentacoli. Viene venduto sia fresco sia surgelato e sebbene i polpi venduti singolarmente generalmente non superano il chilogrammo, non è raro per i pescatori trovare esemplari di cinque - sei kg. Dal punto di vista nutrizionale, come molti molluschi è ricco di tessuto connettivo che quindi può risultare di difficile masticazione e digestione; inoltre contiene una quantità ridotta di proteine rispetto ai pesci.
Il pregio è il ridotto apporto calorico, dovuto a una bassissima percentuale di grassi e a un alto contenuto acquoso, che ne fanno un cibo saziante e indicato per una dieta ipocalorica, a patto di non condirlo con olio ma preferire limone, aceto e spezie. Contiene una discreta percentuale di alcuni minerali, come calcio (144 mg), fosforo (189 mg) e potassio (93 mg).
Ved. anche Frutti di mare.
INFO AL. - Carboidrati: 1,4; proteine: 10,6; grassi: 1; acqua: 82; calorie: 57.
Piccola rilevatezza cutanea caratterizzata da pemanenza breve, transitoria. E' una lesione molto pruriginosa, correlata di frequente a reazioni allergiche.
Il pomodoro (Solanum lycopersicum) è una pianta erbacea annuale originaria dell'America Latina. Venne portato in Europa nel XVI sec. dagli spagnoli, con il nome di derivazione azteca ‘tumatl'. All'inizio venne considerato una pianta ornamentale e non un alimento; per molto tempo infatti si ritenne che fosse un cibo poco sano. In seguito acquisì una certa importanza nell'alimentazione umana, specialmente nelle zone mediterranee. Ebbe così inizio la sua coltivazione intensiva e, in seguito, la lavorazione industriale del frutto di questa pianta, ora diffusa in tutto il nostro Paese. La produzione mondiale di pomodori è pari a 50 milioni di tonnellate, con l'Italia al terzo posto (con più di cinque milioni di tonnellate).
Il fusto può superare i due metri di lunghezza e il frutto è una bacca di colore verde o rosso e può essere tondo, appiattito, ovale o allungato. Le varietà sono molte e possono essere suddivise in tre gruppi: pomodori costoluti (costoluto fiorentino, pantano, samar), pomodori tondi lisci (ace, Montecarlo, sunrise), pomodori allungati (Maremma, romarzano, san Marzano). Una diversa distinzione può essere fatta riguardo all'uso finale del pomodoro: in questo senso si distinguono quelli da insalata da quelli da salsa.
Nonostante sia entrato in Italia da pochi secoli, questo ortaggio è arrivato a occupare una posizione centrale nell'alimentazione del nostro Paese ed è l'emblema dei piatti più caratteristici, come pizza e spaghetti. Il pomodoro deve il suo colore rosso alla presenza di carotene, una sostanza che il nostro organismo utilizza per la formazione di vitamina A, e di licopene; inoltre è ricco di vitamina C: 100 g di pomodoro contengono infatti ben 25 mg di questa vitamina. La composizione delle diverse varietà è sostanzialmente identica. Si consiglia di consumare sempre pomodori maturi, perché quelli acerbi hanno un contenuto in vitamina C e carotene inferiore e un contenuto superiore di acido ossalico, che può favorire la formazione di calcoli.
INFO AL. - Carboidrati: 3,5; proteine: 1,0; grassi: 0,2; acqua: 94; calorie: 20.
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