Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Pianta comune dei luoghi umidi dell'Europa (nome scientifico Spiraea ulmaria, famiglia Rosacee), ne vengono utilizzate in terapia le sommità fiorite, che contengono flavonoidi, monotropitoside (eteroside del salicilato di metile), tannini, sali minerali e vitamina C. Viene considerata una pianta antireumatica, diuretica e antispasmodica. E' utilizzata attraverso l'infuso, preparato con acqua calda non bollente, oppure come tintura madre, nel reumatismo cronico, nella cellulite, nell'iperuricemia e nella ritenzione idrica.
In anatomia, è la parte del corpo definita da linee e piani naturali o convenzionali.
Parte centrale del dorso lungo la quale si trova la colonna vertebrale.
In psicoanalisi si descrive con questo termine un meccanismo difensivo messo in atto da un soggetto che, a causa di situazioni difficili, tenta di tornare ad una fase precedente di sviluppo e di crescita. In medicina, si parla di regressione di una malattia quando si ha diminuzione di intensità del processo patologico, cioè il malato tende alla guarigione. Il termine viene usato anche in ambito genetico per descrivere un fenomeno per cui il valore medio con sui si riscontra un certo carattere della progenie di genitori selezionati per quel carattere (per esempio, altezza) regredisce verso la media originale della popolazione da cui i genitori provengono.
Intervento terapeutico con l'intento di ripristinare il patrimonio idrico dell’organismo che si mette in atto in seguito a tutte quelle condizioni in cui si sia instaurata una sindromi di disidratazione. Si tratta di introdurre per endovena abbondanti quantità di soluzione fisiologica glucosata o di plasma, di albumina o di altre soluzioni.
È una regione del cervello costituita da un ventaglio di fibre nella capsula interna, tra talamo e corteccia.
Vie nervose che conducono vari tipi di sensibilità dal midollo spinale e dal bulbo verso il talamo.
|