Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Parte compresa tra la vescica e i muscoli retti del pube, che sale dal pavimento pelvico fino all'ombelico.
Test sierologico che consente di individuare con diverse metodiche i fattori reumatoidi eventualmente presenti in circolo.
Il Reuma test si avvale di una reazione di agglutinazione che utilizza una sospensione di particelle di lattice sensibilizzate con IgG umane. Se il siero del paziente contiene RF IgM, questo si legherà alle IgG provocando l'agglutinazione delle particelle di lattice.
Il Reuma test consente sia la determinazione qualitativa (senza diluizione del campione) che quantitativa su vetrino dei fattori reumatoidi:
Metodo qualitativo: la presenza di agglutinazione indica un contenuto di fattore reumatoide nel campione.
Metodo quantitativo: il titolo è dato dall'ultima agglutinazione evidente usando diluizioni seriali (con soluzione fisiologica) del campione di siero.
Il Reuma test è standardizzabile ed automatizzabile (a differenza della reazione di Waaler Rose, ormai quasi in disuso).
Inoltre, è molto sensibile e diventa positivo più precocemente, ma è meno specifico:
Sensibilità diagnostica: 75-80%, fortemente influenzata da parametri come durata e fase clinica della malattia.
Specificità bassa: positivo anche in altre condizioni patologiche e in circa il 15% dei soggetti sani oltre i 60 anni.
Possibili interferenze con emoglobina, bilirubina e lipidi.
Interpretazione dei risultati. I valori del reuma-test sono espressi secondo l'unità di misura internazionale (U.I.) per ml. Se avviene l'agglutinazione, il risultato è indicato come positivo. In questo caso, è possibile procedere con una titolazione quantitativa come approfondimento e conferma. In generale, il Reuma test consente di evidenziare valori aumentati per il fattore reumatoide nella maggior parte dei soggetti affetti da artrite reumatoide (i valori variano a seconda del cut-off e del protocollo utilizzato dai vari laboratori).
Valori normali: Negativo o in genere <20 U.I./ml per l'analisi qualitativa e indicativamente <1:40 per la determinazione del titolo (metodo di agglutinazione con diluizione seriale).
Reuma test positivo:
Artrite reumatoide (80%);
Sindrome di Sjögren (95%);
Lupus Eritromatoso Sistemico (50%);
Sclerodermia (50%);
In percentuale inferiore al 30%: neoplasie, connettiviti, in soggetti anziani, paraproteinemie, disglobulinemie, epatopatie croniche attive, infezioni batteriche e virali acute o croniche, parassitosi, sarcoidosi, fibrosi polmonare, diabete ecc.
Presenza di dolori transitori localizzati alle articolazioni, ai tendini, ai muscoli, quasi sempre causati da fattori meteorologici (come freddo, umidità, vento ecc.).
Sinonimo di malattia reumatica.
Il termine "reumatismo" indica varie sindromi relative a viscere, muscoli, ossa e articolazioni. Dal punto di vista scientifico i reumatismi sono malattie che interessano le articolazioni (artrosi, reumatismi extra articolari che interessano tendini e muscoli, artrite reumatoide, spondiloartriti ecc.). I reumatismi (a eccezione di alcune forme extra articolari) sono cronici. Le patologie reumatiche compaiono in genere in età avanzata (sotto i 18 anni solo un individuo su 100, mentre fra i 18 e i 60 anni la percentuale è del 18%): sopra i 60 anni ben l'80% delle persone soffre di una malattia reumatica. Il dolore associato ai reumatismi in genere compare solo nella fase infiammatoria. La terapia dipende dal tipo di patologia.
Reumatismo articolare acuto - Varietà di reumatismo assai importante (malattia reumatica) che interessa specialmente i bambini e i giovani, quasi sempre in seguito a tonsillite o a mal di gola. La malattia reumatica è una lesione infiammatoria dovuta a reazioni immunitarie in relazione a un'infezione, anche passata inosservata, da streptococco. Malattia un tempo molto comune, oggi, grazie all'uso degli antibiotici nella cura delle infezioni, è abbastanza rara (500 casi annui in Italia).
Storicamente la malattia reumatica era indagata utilizzando il titolo antistreptolisinico (TAS), cioè il dosaggio dell'antistreptolisina. In realtà c'è un equivoco di fondo. Il test rileva (a 7-10 gg dall'infezione) le infezioni da streptococco beta-emolitico di gruppo A (meno frequentemente di gruppo C e G). Valori elevati non sono indice di malattia reumatica, ma dimostrano l'avvenuta infezione e indicano un aumento del rischio di reumatismo (in passato ogni 400 infezioni circa non trattate, oggi un caso ogni 5.000).
Attualmente per la diagnosi di malattia reumatica si usano i criteri di Jones: due o più criteri maggiori oppure un criterio maggiore e due minori.
Criteri maggiori: cardite, poliartrite, corea, eritema marginato, noduli sottocutanei
Criteri minori: febbre, artralgie, storia di precedente malattia reumatica o cardiopatia reumatica, allungamento del tratto P-R all'ECG
VES alta, proteina C positiva, leucocitosi.
Per cui gli esami del sangue minimi da eseguire per l'indagine sono:
emocromo
VES
TAS
Proteina C reattiva
La malattia inizia come artrite (cioè un'infiammazione articolare), ma interessa anche altri organi fra cui il cuore dove può provocare danni permanenti.
Immunoglobulina che può appartenere alla classe G, M o A e che riconosce in modo specifico le immunoglobuline della classe G, alle quali si lega (è, quindi, un anticorpo anti-anticorpo). Il fattore reumatòide si riscontra in modo particolare nell'artrite reumatoide, ma anche in numerose malattie caratterizzate da uno stimolo cronico del sistema immunitario, o in persone anziane sane.
Branca della medicina che si interessa della diagnostica, della cura e del riadattamento delle malattie del tessuto connettivo e dei suoi derivati e in particolar modo delle patologie dell'apparato locomotore.
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