Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Vena che origina a livello del gomito dalla biforcazione della vena omerale. Essa irrora i muscoli dell'avambraccio dal lato radiale.
Emissione e diffusione di energia sotto forma di onde elettromagnetiche e di particelle elementari. La classificazione delle radiazioni elettromagnetiche avviene in base alla loro lunghezza d'onda. Le radiazioni con una lunghezza d'onda uguale o superiore agli ultravioletti e le particelle elementari elettricamente cariche vengono dette radiazioni ionizzanti, poiché capaci di caricare elettricamente gli atomi (ionizzazione) incontrati; una volta penetrate nei tessuti dell'organismo modificano l'equilibrio elettrochimico delle cellule, con conseguenti gravi danni. Le radiazioni di interesse primario in campo biomedico sono le radiazioni (dette raggi) X, gamma, alfa, beta. I raggi X vengono impiegati nella diagnostica medica in quanto altamente penetranti. Inoltre, essendo maggiormente assorbiti dalle ossa, rispetto agli altri tessuti, permettono di ottenere immagini ben definite. Dal momento che si tratta di radiazioni ionizzanti, sono utilizzati in radioterapia dei tumori per dissolvere le cellule tumorali. I raggi gamma hanno energia maggiore rispetto ai raggi X, e si distinguono da essi specialmente per il loro meccanismo di produzione: i raggi gamma vengono emessi da sostanze radioattive in decadimento (vedi radioterapia; teleisotopoterapia). Sia le radiazioni X che le radiazioni gamma possiedono un potere di penetrazione molto elevato: sono in grado di fermarle soltanto spessori di centimetri di piombo o di decine di centimetri di calcestruzzo. Le radiazioni alfa e le radiazioni beta vengono generate da sostanze in decadimento radioattivo ma, per le loro caratteristiche, possono essere assorbite anche da piccoli spessori di materiali:questo perché il loro potere di penetrazione è molto basso. Rispetto alle radiazioni alfa, le radiazioni beta sono 100 volte più penetranti e per questo sono impiegate nella radioterapia dei tumori di tessuti superficiali (vedi betaterapia).
Effetti nocivi sui tessuti viventi a causa di radiazioni ionizzanti. In particolar modo,i nuclei delle cellule somatiche e delle cellule gonadiche, una volta attraversati da radiazioni ionizzanti, presentano gravi alterazioni. In seguito, le cellule somatiche danneggiate possono anche morire, in caso contrario possono sopravvivere alterate senza trasmettere l'alterazione ai discendenti dell'individuo colpito; le cellule gonadiche, se sopravvivono alterate,sono invece in grado di trasmettere l'alterazione allo zigote e quindi alla discendenza del soggetto colpito.
Gruppo di sintomi attraverso i quali si manifesta il danno subito da organi e apparati del corpo in seguito all'esposizione a radiazioni ionizzanti attraverso una sola dose massiccia di breve durata (da pochi minuti a poche ore); il danno degli organi e degli apparati avviene insieme al blocco riproduttivo delle cellule maggiormente sensibili alle radiazioni. Secondo lo studio di vittime di bombardamenti atomici o di infortuni sul lavoro o di pazienti sottoposti a radioterapia, il susseguirsi degli eventi in seguito a una simile irradiazione può essere ripartita in quattro stadi: iniziale, di latenza, acuto, di recupero. Nonostante sia difficile codificare la risposta di ogni individuo a una certa quantità di radiazioni, è possibile sintetizzare in modo approssimativo un legame fra dose irradiata e sintomi clinici.
Atomi o molecole che vengono liberati nel corso di reazioni chimiche, contenti uno o più elettroni spaiati. Sono in grado di produrre lesioni alle membrane cellulari attraverso ossidando i costituenti lipidici. Sono responsabili dei processi di invecchiamento. Per difendersi dai radicali liberi l'organismo usa antiossidanti come le vitamine A ed E.
Il suo nome deriva da dal latino radicula, diminutivo di radice. Il radicchio è un tipo di cicoria rossa, di cui si conoscono due specie pregiate: il radicchio di Treviso, di forma allungata e dalle foglie molto carnose, e il radicchio di Chioggia, di forma globosa.
Termine generale che indica il tratto iniziale di qualche formazione anatomica che affonda nei tessuti circostanti, come ad esempio la radice del dente, del pelo, dell'unghia, etc...
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