Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Parte centrale del dorso lungo la quale si trova la colonna vertebrale.
In anatomia, è la parte del corpo definita da linee e piani naturali o convenzionali.
Pianta comune dei luoghi umidi dell'Europa (nome scientifico Spiraea ulmaria, famiglia Rosacee), ne vengono utilizzate in terapia le sommità fiorite, che contengono flavonoidi, monotropitoside (eteroside del salicilato di metile), tannini, sali minerali e vitamina C. Viene considerata una pianta antireumatica, diuretica e antispasmodica. E' utilizzata attraverso l'infuso, preparato con acqua calda non bollente, oppure come tintura madre, nel reumatismo cronico, nella cellulite, nell'iperuricemia e nella ritenzione idrica.
Rara neuropatia sensitivo-motoria a carattere ereditario. Detta anche eredopatia atassica polineuritiforme o HSMN tipo IV. Può insorgere nel bambino come nell'adulto. È caratterizzata da retinite pigmentosa, atassia cerebellare e polineuropatia cronica e si riscontra sempre un aumento di acido fitanico nel sangue. La polineuropatia è sensitivo-motoria con compromissione, di solito, dei segmenti distali e degli arti inferiori. La terapia prevede plasmaferesi e una dieta priva di acido fitanico.
Ritorno dell'urina dalla vescica all'uretere che può dare origine a pielonefriti. Il difetto viene diagnosticato con la cistografia menzionale. Spesso si riscontra nel bambino dove il problema tende a risolversi spontaneamente. Raramente si ricorre all'intervento chirurgico.
È il reflusso di sangue dal ventricolo sinistro verso l'atrio durante la sistole ventricolare. Si verifica perchè la valvola mitrale può non essere più in grado di chiudere perfettamente in seguito a lesioni delle cuspidi o delle corde tendinee o a deformazione della loro zona di inserzione.
Più conosciuto come rigurgito indica il passaggio di contenuto dello stomaco nell’esofago. Molto frequente nei neonati è presente anche in adulti in caso di fumo, gravidanza o ernia iatale.
La sintomatologia è rappresentata da un bruciore retrosternale che può arrivare fino alla gola con o senza rigurgiti acidi. In genere il soggetto avverte i sintomi piuttosto frequentemente (almeno settimanalmente), associati ad altri meno caratteristici (raucedine, deglutizione dolorosa, problemi dentali ecc.). Poiché il 7% della popolazione soffre di bruciori retrosternali tutti i giorni, il sintomo in sé può non essere indicativo di reflusso; per determinare l'esistenza della patologia si ricorre all'endoscopia o alla pHmetria. Il reflusso trascurato evolve spesso in esofagite, ulcere fino all'evoluzione nell'esofago di Barrett, lesione che può evolvere in tumore. Le cause meccaniche del reflusso sono lo scarso tono della muscolatura esofagea, dello sfintere esofageo inferiore e l'ernia iatale; recenti studi hanno dimostrato la familiarità della patologia e si sta cercando il gene responsabile. Le cure consistono in farmaci per la riduzione della secrezione acida e procinetici per aumentare il tono della muscolatura; nei casi più gravi si può ricorrere alla plastica antireflusso.
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