Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Caratteristica di tessuto organico i cui componenti non sono capaci di arrestare le radiazioni ionizzanti, i quali li attraversano e possono impressionare una pellicola posta al di là del tessuto.
Trattamento terapeutico che utilizza l'azione biologica delle radiazioni ionizzanti. I mezzi tradizionali includono gli apparecchi per roentgenterapia, dai quali si ottengono fasci di raggi X, utilizzati per irradiare dall'esterno il focolaio patologico; oppure sostanze radioattive naturali (preparati stabili di radio o labili di radon) adoperate per irradiare anche dall'interno, mediante introduzione in cavità o infissione nel tessuto morboso. I mezzi radioterapici più moderni consentono l'impiego di radiazioni di elevata energia, prodotte da radioisotopi (isotopoterapia).
Caratteristica di tessuto dell'organismo che può essere sottoposto con profitto all'azione ionizzante di radiazioni. La condizione di radiosensibilità è condizionata da molti fattori: ossigenazione del tessuto, caratteristiche delle molecole che ne costituiscono le cellule o la sostanza che lo compone, momento del ciclo cellulare ecc.
Tecnica radiodiagnostica che si basa sull'esame diretto, attraverso raggi X e su uno schermo fluorescente, di qualsiasi parte del corpo umano; permette l'indagine immediata della motilità e della funzione di alcuni organi,come ad esempio i polmoni. La radioscopìa viene utilizzata sempre meno usata per la notevole dose di radiazioni a cui espone.
Sostanze organiche o inorganiche che, somministrate prima dell'esposizione a radiazioni, riescono a ridurre gli effetti negativi di queste sull'organismo. Le principali sono alcune amine (per esempio, la cisteamina) e le sostanze che contengono nella molecola il radicale sulfidrile.
Caratteristica dei tessuti organici o di sostanze capaci di arrestare i raggi X(Es. il tessuto osseo corticale).
Sinonimo di radioisotopo.
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