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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di riccardo (del 06/05/2014 @ 17:03:22, in Lettera W, visto n. 1520 volte)
Test di laboratorio per la ricerca dei fattori reumatoidi costituiti da anticorpi diretti contro componenti delle immunoglobuline IgG IgM o IgA. In particolare serve per individuare i fattori reumatoidi di tipo IgM che consentono di diagnosticare l artrite reumatoide.
 
Di salute (del 06/10/2007 @ 18:08:10, in Lettera W, visto n. 2316 volte)
Il termine wafer ha un’origine curiosa: sembra derivare infatti dall’antico inglese waba, che indicava il nido delle api. Questa è la ragione per cui sulla cialda del wafer è inciso il disegno romboidale a reticoli simile all’aspetto esterno di un nido d’ape. Il wafer è un biscotto formato da due cialde spalmate di crema. Quest’ultima generalmente è al cacao oppure aromatizzata alla vaniglia (i due gusti classici). L’aggiunta di altri ingredienti contribuisce a innalzare il contenuto calorico, già di per sé abbastanza elevato. Infatti, la crema è a base di sostanze grasse, come panna, uova, cacao e latte. Inoltre anche la cialda è preparata cotta nel forno a partire da un impasto di farina, uova, burro e zucchero. La presenza del burro o di grassi vegetali più o meno equivalenti contribuiscono ad arrivare a una percentuale di grassi notevole, per un apporto calorico che va dalle 520 alle 560 kcal, rendendo il wafer un prodotto discutibile dal punto di vista alimentare. La qualità di un buon wafer industriale risiede nella maggiore percentuale di cacao (e nella minore quantità di zuccheri aggiunti) e nella qualità dei grassi utilizzati. Scartate i wafer che contengono margarina e/o grassi vegetali idrogenati. INFO AL. – CIBO DINAMICO Carboidrati: 59; proteine: 7,5; grassi: 26,5; acqua: 2,5; calorie: 505.
 
Di riccardo (del 06/05/2014 @ 17:21:44, in Lettera W, visto n. 1575 volte)
Malattia tumorale di cellule in grado di produrre immunoglobuline di tipo IgM cellule linfoplasmocitoidi. La secrezione di questo tipo di immunoglobuline determina un aumento della viscosità del sangue. A differenza del mieloma nella macroglobulinemia di Waldenstrom non sono presenti lesioni ossee ne ipercalcemia le alterazioni della funzionalità renale non sono comuni. Viceversa sono tipiche le tumefazioni linfonodali e l'ingrossamento di fegato e milza. La terapia si avvale degli stessi farmaci utilizzati nella terapia del mieloma mentre la situazione di iperviscosità può rendere necessario il ricorso alla plasmaferesi. L'assenza di un grave coinvolgimento d'organo comporta una prognosi più benigna rispetto al mieloma.
 
Di riccardo (del 26/05/2014 @ 13:53:51, in Lettera W, visto n. 2635 volte)
Anello composto da tessuto linfoide che circonda le coane e l'istmo delle fauci delimitato da una linea chiusa che dalla tonsilla faringea scende da entrambi i lati fino alle tonsille tubariche, alle tonsille palatine o amigdale per terminare sulla tonsilla linguale. Svolge funzioni di difesa immunitaria. Infatti, tale anello è attraversato da qualunque cosa penetri nel canale alimentare o nelle vie respiratorie e quindi la sua funzione è sostanzialmente quella di facilitare l'incontro di eventuali microbi o virus che provengono dall'esterno, con i linfociti ed i macrofagi contenuti nelle tonsille, mettendo in moto così la risposta del sistema immunitario. Prende il nome dall'anatomista tedesco del XIX secolo Heinrich Wilhelm Waldeyer, che fu il primo a descriverlo.
 
Di riccardo (del 06/05/2014 @ 17:08:36, in Lettera W, visto n. 1508 volte)
Complesso di sintomi causato da lesione del bulbo encefalico. Le cause delle sindromi acute sono soprattutto di origine vascolare: emorragia da malformazioni (spec. aneurismi) dell’arteria basilare o di una vertebrale; occlusione dell’arteria vertebrale, di un suo ramo cerebellare o di una delle arterie bulbari; malattie acute tossiinfettive, porfiria acuta. Fra le sindromi rapidamente progressive la più importante è la sclerosi laterale amiotrofica. Nelle sindromi croniche si ricordano la siringobulbia, causata da rammollimento postemorragico del tessuto nervoso, le amiotrofie spinali progressive, alcune paralisi del bambino.
 
Di medicina (del 16/09/2007 @ 15:18:54, in Lettera W, visto n. 4783 volte)
Farmaci Coumadin. Indicazioni Trattamento e prevenzione delle affezioni tromboemolitiche, della fibrillazione atriale con embolizzazione e come profilassi e terapia dell'embolismo polmonare. Controindicazioni Controindicato in stato di gravidanza e subito prima e dopo interventi chirurgici. In soggetti con diatesi emorragica, ulcera peptica, emorragia del tratto gastrointestinale e urogenitale e del sistema respiratorio. È controindicato in caso di emorragia cerebrovascolare, gravi lesioni epatiche e grave ipertensione. Interazioni Sono note le interazioni del warfarin con stimolanti del sistema adrenergico centrale, medicinali per combattere l'alcolismo, analgesici, anestetici per inalazione, antiaritmici, antibiotici [aminoglicosidi (orali), cefolosporine parenterali, macrolidi, miscellanee, penicilline i.v. ad alte dosi, chinoloni, fluorochinoloni, sulfanamidi a lunga durata di azione, tetracicline], anticoagulanti, antiepilettici (tra cui difenilidantoina e barbiturici), antidepressivi, antimalarici, antineoplastici, antiamebici, antiaggreganti piastrinici, antitiroidei, betabloccanti, colelitiasici, antidiabetici orali, diuretici, antifungini sistemici, antiulcera e antiacidi, farmaci contro la colite ulcerosa, antigotta, antiemorroidali, farmaci epatotossici, iperglicemizzanti, antipertensivi di urgenza, ipnotici, ipolipidemizzanti, inibitori delle monoaminoassidasi, narcotici, farmaci antinfiammatori non steroidei, enzimi proteolitici, psicostimolanti, pirazoloni, salicilati, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina, steroidi-adrenocorticoidi, steroidi anabolizzanti (derivati del 17-alchiltestosterone), trombolitici, farmaci tiroidei, antitubercolari, uricosurici, vaccini, vitamine, supplementi nutrizionali per via enterale, ipolipidemizzanti, Hypericum perforatum.
 
Di riccardo (del 06/05/2014 @ 18:04:36, in Lettera W, visto n. 1588 volte)
Dotto escretore della ghiandola salivare sottolinguale che si apre nel cavo orale lateralmente al frenulo linguale. È lungo circa 4-5cm e ha un calibro di 3mm. Decorre inizialmente tra il muscolo miloioideo e i muscoli ioglosso, linguale inferiore e genioglosso. Successivamente tra la ghiandola sottolinguale e il muscolo genioglosso, per aprirsi a lato del frenulo linguale.
 
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