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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
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Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:16:22, in Lettera W, visto n. 1154 volte)
Rara malattia intestinale ad eziologia sconosciuta caratterizzata dalla presenza di malassorbimento con diarrea e steatorrea per atrofia dei villi del tenue, calo ponderale, dolori articolari, anemia,ipoalbuminemia, disturbi neurologici, iperpigmentazione cutanea, splenomegalia e linfoadenopatie periferiche. Colpisce 8 casi su 10 gli uomini in eta compresa tra i 40 e i 50 anni. La malattia viene diagnosticata osservando la presenza di cellule schiumose ripiene di batteri nelle biopsie del digiuno. la diagnosi si basa sul riscontro istologico di macrofagi PAS+, specie nella mucosa duodenale o in linfonodi ingrossati (più facile quando sono interessati linfonodi sottocutanei, più difficile nel caso di linfonodi profondi mal raggiungibili). La conferma diagnostica è data: dal riscontro - al microscopio elettronico - di strutture bacillari con una caratteristica parete trilamellare, dalla ricerca - mediante PCR di specifiche sequenze di DNA, sia in tessuti che nel liquido cefalorachidiano (nel sospetto di coinvolgimento del SNC). La prognosi,in genere sfavorevole con decesso entro alcuni anni anche se sono stati segnalati casi di lunghe sopravvivenze. La terapia consiste nell'uso di antibiotici a largo spettro per almeno 12-18 mesi associata, nelle fasi iniziali, a reidratazione e a supplementi nutritivi per via endovenosa, dopo la sospensione della terapia antibatterica si possono verificare recidive che talora regrediscono somministrando un ulteriore ciclo di chemioterapici.
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:23:46, in Lettera W, visto n. 1109 volte)
Sierodiagnosi che permette di diagnosticare il tifo addominale o forme paratifiche. Consiste nel mettere a contatto il siero del paziente con batteri del tifo che in caso di positivita si aggregano.
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:26:27, in Lettera W, visto n. 1228 volte)
Anello vascolare della circolazione cerebrale che mette in collegamento l'arteria carotide interna e l'arteria vertebrale dei due lati. Esso è un importante anello anastomotico situato nella cisterna interpeduncolare, in rapporto con la faccia inferiore dell'encefalo, che circonda il chiasma ottico e le formazioni della fossa interpeduncolare. È for­mato: - in avanti, dal tratto iniziale delle due arte­rie cerebrali anteriori, unite fra loro dall'arteria comunicante anteriore. - sui lati, dalle arterie co­municanti posteriori che, originate dall'arteria carotide interna, raggiungono l'arteria cerebrale posteriore dello stesso lato. - in dietro, dal tratto iniziale delle arterie cerebrali posteriori, deri­vanti dalla biforcazione del tronco basilare. At­traverso i tratti anastomotici del circolo di Willis si attua il regolare passaggio del sangue in varia direzione; ciò realizza un continuo congua­glio di pressione fra arteria carotide interna e ar­teria vertebrale con un’uniforme distribuzione del sangue a tutto l'encefalo.
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:36:17, in Lettera W, visto n. 1007 volte)
Tumore maligno del rene che si origina nel feto da cellule multipotenti ed e quindi simile a un teratoma. Per incidenza e secondo solo al neuroblastoma colpisce i bambini con un picco di maggiore frequenza tra il primo e il terzo anno di vita. Il segno clinico principale spesso unico e costituito dalla presenza di una massa addominale. A volte si presentano ematuria febbricola anemia decadimento generale disappetenza ipertensione raramente dolore addominale. Le metastasi a distanza colpiscono polmoni ossa fegato e cervello frequente l interessamento per contiguita delle ghiandole surrenali. La terapia comporta quando possibile la nefrectomia; più piccolo è il bambino, più facilmente l'asportazione del tumore è radicale. In questi casi la guarigione e superiore all' 80%. Se la massa tumorale ha già invaso i tessuti vicini o sono presenti metastasi si esegue la radioterapia, la chemioterapia con actinomicina D vincristina adriamicina ciclofosfamide e cisplatino va eseguita in ogni caso per prevenire le metastasi.
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:45:04, in Lettera W, visto n. 1107 volte)
Malattia ereditaria del fegato. Si manifesta negli individui omozigoti per un gene anomalo . E'dovuta a un accumulo eccessivo di rame nel fegato, nel sistema nervoso centrale e in altri organi. Il fegato non riesce ad eliminare, come solitamente avviene, il rame con la bile. Nei primi anni l'accumulo di rame non comporta danno cellulare e nemmeno sintomi per il paziente. Quando però l'accumulo di rame è sufficiente a distruggere le cellule nervose, vengono danneggiati i nuclei della base cerebrale provocando tremori, rigidita dei muscoli scheletrici, disturbi della personalità fino alla demenza. A livello epatico la necrosi degli epatociti provoca cirrosi. Spesso coesistono anche danni renali per accumulo intrarenale di rame. E' fondamentale arrivare alla diagnosi in giovane età prima che inizi il danno cellulare nei diversi organi. La terapia consiste nel rimuovere i depositi di rame il più velocemente possibile tramite la penicillamina, farmaco in grado di legare il metallo e di farlo espellere attraverso le urine. La cura deve essere protratta per tutta la vita, la prevenzione di un ulteriore accumulo di rame si ottiene evitando i cibi ricchi di questo metallo come le frattaglie, le nocciole, i crostacei, i legumi secchi, il cioccolato, i cereali interi. Anche la prole dei pazienti colpiti dovrebbe essere periodicamente controllata. La malattia non trattata porta inevitabilmente alla morte per insufficienza epatica o per gravi infezioni.
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:52:09, in Lettera W, visto n. 1059 volte)
Dotto escretore principale del pancreas esocrino si apre nella papilla di Vater con il coledoco.
 
Di riccardo (del 13/05/2014 @ 16:53:49, in Lettera W, visto n. 1056 volte)
Dotto escretore principale del pancreas esocrino si apre nella papilla di Vater con il coledoco.
 
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