In Italia si stima che siano oltre 10mila i potenziali portatori di Deficit di Alfa1-Antitripsina (DAAT) di cui circa 3mila affetti da una forma trattabile con una terapia specifica.
Solo un quinto di questi ha ricevuto una corretta diagnosi e ancor meno sono le persone entrate in terapia. Numeri, questi, che mostrano la necessità non solo per i pazienti di conoscere meglio la malattia non trascurando i sintomi, ma anche per i medici di ricorrere alle risorse che sono a disposizione per porre, nei casi sospetti, una diagnosi tempestiva della patologia. Il dialogo tra pazienti, caregiver e clinici, dunque, diviene una tappa fondamentale soprattutto durante la pandemia da Covid-19 – periodo che, inevitabilmente, ha depotenziato questo confronto – ed è per questo motivo che Osservatorio Malattie Rare, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alfa1-At Onlus e con il contributo non ...
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