Neanche la cecità è per sempre. Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista Plos Biology, infatti, per anni il cervello mantiene la capacità di vedere riuscendo a riprogrammare le funzioni originarie perdute.
A dimostrarlo è lo studio dei ricercatori dell'Università di Pisa diretti da Maria Concetta Morrone. Uno degli autori, Guido Marco Cicchini dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), spiega: «Quando una persona perde la vista, le aree del cervello dedicate a elaborare le informazioni visive vengono riprogrammate per altre funzioni, ad esempio per il tatto o l’udito».
Anche senza aver subito danni a livello neurale o nei sistemi di trasmissione dei segnali, il paziente perde la capacità iniziale di decodificare il messaggio che arriva dal nervo ottico. Ciò faceva supporre l'impossibilità di riattivare il meccanismo e far riacquistare la ...
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