Tetraplegici, pazienti colpiti da ictus e persone disabili in genere potranno presto beneficiare dell'efficacia di una nuova generazione di protesi in grado di rispondere direttamente ai comandi impartiti dal cervello.
A prefigurare il prossimo futuro della tecnologia medica è Andrew Schwartz, neurobiologo dell'Università di Pittsburgh, nel corso del simposio della Fondazione Ri.Med. Durante l'incontro il ricercatore ha mostrato i risultati di una sperimentazione che prevede l'impianto di due chip nel cervello di una donna tetraplegica. I chip riescono a leggere i segnali dei neuroni della donna e a tradurli in comandi che poi vengono eseguiti dagli arti robotici.
"Il sistema è ancora in fase di sviluppo - ha raccontato Schwarz -, stiamo lavorando a renderlo wireless, così da evitare di avere elettrodi che attraversano il cranio, e a restaurare anche il senso del tatto. Credo che entro ...
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