Per sottolinearne l'importanza, i medici li chiamano superfarmaci. Si tratta degli inibitori di Parp, nuovi medicinali in grado di svolgere un ruolo importante nella lotta al cancro della prostata.
Gli studi dimostrano infatti la loro efficacia nel cancro della prostata metastatico, quando il tumore non risponde più ai trattamenti, e in presenza di specifiche mutazioni del Dna come BRCA1 e BRCA2.
Il cancro della prostata rappresenta il 20% di tutti i casi di tumore dai 50 anni in su. Il più promettente filone di ricerca si basa sull'idea di studiare le caratteristiche genomiche del cancro per trovarne il tallone d'Achille. Gli inibitori di Parp fanno proprio questo lavoro. Parp è la sigla che definisce un gruppo di proteine coinvolte in vari processi biologici, fra cui la riparazione del Dna di un tessuto.
In alcuni casi di tumore della prostata avanzato la proteina Parp, insieme al ...
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