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    Risultati da 131 a 140 DI 153

    25/08/2010 Scoperta nelle scimmie la proteina che blocca l’Hiv
    Una proteina contro l'Aids
    I ricercatori americani della Loyola University di Chicago hanno individuato nella proteina TRIM5-aplha sei aminoacidi in grado di distruggere il virus dell'Aids. Questa proteina nel macaco mulatto (Rhesus) riesce a bloccare e debellare l'infezione da Hiv, invece non si riusciva a capire perché la stessa cosa non avvenisse nell’uomo.
    A rendere inattivo l'Hiv, spiega lo studio pubblicato su Virology, sono sei degli oltre 500 aminoacidi che compongono la sequenza molecolare della Trim5a. La ... (Continua)
    19/07/2010 Scoperta di nuove molecole terapeutiche per la cura dell’angiogenesi
    Tumori, proteina inibisce il recettore Met
    Moderni “cavalli di Troia” molecolari per insidiare il cancro da dentro, e combattere l'angiogenesi sferrando l'attacco all’interno delle mura delle cellule endoteliali. Gli scienziati italiani del Gruppo MultiMedica guidati da Adriana Albini, hanno introdotto nelle cellule dei vasi sanguigni un interruttore proteico capace di spegnere uno dei recettori più subdoli per lo sviluppo delle neoplasie, il recettore Met. La ricerca, sostenuta da AIRC e dalla Compagnia di San Paolo di Torino è stata ... (Continua)
    12/07/2010 Scoperta americana apre la strada a nuovi trattamenti

    Due anticorpi per fermare l'Aids
    La risposta va cercata all'interno del nostro organismo. È quanto sostiene una ricerca portata avanti da un gruppo di medici statunitensi del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) sotto la guida del dott. John R. Mascola.
    Il team ha individuato nel sangue delle persone affette dal virus Hiv due anticorpi naturali, denominati VRC01 e VRC02, che si sono mostrati in grado di eliminare la maggior parte dei ceppi virali, più del 90 per cento, e con un'efficacia maggiore ... (Continua)

    05/07/2010 Cellule modificate potrebbero sconfiggere l'Hiv, affermano studi americani

    Aids, una nuova speranza
    Staminali applicate alla terapia anti-Hiv. È il tentativo di un team di ricercatori americani che ha scoperto la potenziale efficacia delle cellule staminali del sangue previa modificazione di uno specifico gene.
    Opportunamente modificate, le cellule riuscirebbero a rafforzare il sistema immunitario, facendolo combattere ad armi pari contro il virus Hiv che aggredisce solo alcuni tipi di cellule e i rispettivi recettori proteici. Per il momento, la tecnica è stata sperimentata sui ... (Continua)

    28/04/2010 Diffusi dalla Sigo dati preoccupanti sul rapporto fra sessualità e virus
    Aids, sesso precoce senza precauzioni
    L'età media di chi fa sesso per la prima volta si abbassa sempre di più. E cresce anche la leggerezza con cui si affrontano i rischi connessi con la sessualità, stando ai dati comunicati a Milano a margine della premiazione di un concorso sui migliori video di prevenzione dell'Hiv.
    Un terzo dei casi di Aids viene diagnosticato in Lombardia e molto spesso il contagio avviene per la superficialità con cui le persone si pongono nei confronti della propria sessualità. Stando infatti ai dati ... (Continua)
    30/03/2010 Una ricerca sottolinea gli effetti del co-trimossazolo sugli infetti

    Aids, un semplice antibiotico dimezza le vittime
    Un trattamento antibiotico potrebbe diminuire in maniera significativa i decessi causati dall'Aids. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Lancet da un gruppo di scienziati dell'Imperial College di Londra che ha seguito più di 3.000 pazienti sieropositivi in Uganda.
    Secondo gli scienziati, basterebbe aggiungere alla terapia a base di antiretrovirali una dose di co-trimossazolo per ottenere risultati confortanti. Durante i primi tre mesi di terapia, i decessi sono scesi del 59 per ... (Continua)

    16/03/2010 Ricerca statunitense individua nel frutto una molecola che protegge dall'Hiv

    Nella banana, il principio attivo anti-Aids
    Una banana è più forte di due farmaci antiretrovirali. È quanto sembra emergere da uno studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry, secondo cui la lectina, una molecola presente all'interno del frutto, ha la capacità di incollarsi alla glicoproteina g20 dell'Hiv, impedendole di infettare le cellule sane.
    La ricerca, firmata da David Marvovitz della University of Michigan Medical School, ha svelato così le proprietà della BanLec – con questo termine è stata ribattezzata la lectina ... (Continua)

    10/03/2010 Ricerca americana scopre uno dei meccanismi di protezione del virus

    Aids, il virus Hiv si nasconde
    È da almeno trent’anni uno dei principali e più complessi enigmi della medicina. Il virus dell’Hiv, che conduce all’Aids, è difficile da trattare e da sconfiggere, e tanti ricercatori lo sanno bene per esperienza personale. Ora una ricerca statunitense sembra far luce sui motivi di tale difficoltà.
    Scienziati dell’Università del Michigan di Ann Arbor hanno scoperto che il virus si nasconde nelle cellule del midollo osseo per sfuggire all’aggressione della terapia farmacologica. Studiando ... (Continua)

    18/02/2010 L'esame per la sieropositività riguarda sempre meno i giovani, afferma l'Iss
    Hiv, il test si fa sempre più tardi
    L'età media di chi sceglie di sottoporsi al test per l'Hiv sale sempre di più e arriva a 39 anni. Ad affermarlo uno studio condotto dall'Istituto superiore di sanità, secondo il quale uno dei problemi è dovuto alla garanzia dell'anonimato che, nella maggior parte dei casi, non è rispettata.
    In effetti, solo il 37 per cento degli esami è anonimo e in genere le possibilità di accesso non sono facili. Ci sono poi motivi direttamente collegabili con la natura del virus e del suo sviluppo, come ... (Continua)
    28/09/2009 Riduce del 32% i rischi di contagio da HIV

    Speranze e dubbi sul nuovo vaccino anti-Aids
    Un nuovo vaccino contrasta il contagio da virus dell'HIV e riesce a prevenire l'insorgere dell'Aids nel 32% dei casi, cioè in una persona su tre. La nuova profilassi è stata illustrata da un gruppo di ricercatori dell'esercito statunitense e da medici thailandesi.
    Il nuovo vaccino è frutto della combinazione di due vecchi vaccini, rivelatisi inefficaci se usati singolarmente: è stato sperimentato in due province della Thailandia, a partire dal 2003, su 16mila volontari di età compresa tra i ... (Continua)

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