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ARTICOLI
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Risultati da 141 a 150 DI 188
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13/05/2013 10:17:10 Il medicinale ha l'effetto di rendere i bambini più socievoli |
Arbaclofene migliora i sintomi dell'autismo
Un nuovo farmaco potrebbe alleviare i sintomi riguardanti l'autismo. Lo dice uno studio della Seaside Therapeutics di Cambridge, in Massachusetts, che ha presentato i dettagli di una vasta ricerca sugli effetti prodotti dall'arbaclofene, farmaco noto con la sigla STX209. Il prodotto agisce abbassando l'eccesso di attività cerebrale tipico dell'autismo. Il trial ha coinvolto 150 soggetti fra i 5 e i 21 anni affetti da autismo, che per 12 settimane hanno ricevuto il farmaco o un placebo. Il ... (Continua)
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18/04/2013 Memoria e capacità di linguaggio aumentate grazie al farmaco |
Il propranololo migliora i sintomi dell'autismo
Chi soffre di disturbi dello spettro autistico mostra difficoltà di comunicazione e di interazione con gli altri, per via di un'elaborazione del linguaggio e delle espressioni facciali fondamentalmente diversa da quella delle persone non affette dalla patologia. Una ricerca dell'Università del Missouri ha evidenziato alcune caratteristiche interessanti del propranololo - un farmaco utilizzato per il trattamento dell'ipertensione, delle crisi di panico e di ansia - per un'eventuale terapia ... (Continua)
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16/04/2013 18:15:37 Trattamento dell' X-Fragile modulando il sistema endocannabinoide |
Possibile nuova terapia per la sindrome dell'X-fragile
La sindrome dell' X-Fragile (o sindrome di Martin-Bell o FRAX), la causa monogenica più comune di ritardo mentale ereditario e autismo, è dovuta ad una ridotta espressione del gene FMR1, che porta alla perdita proteina FMRPche gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dell'attività neuronale. Il sistema endocannabinoide (ECS) è un modulatore chiave della plasticità sinaptica, delle prestazioni cognitive, dell'ansia, della nocicezione e della suscettibilità alle crisi epilettiche, tutti ... (Continua)
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11/04/2013 Ricerca sottolinea la particolarità della tendenza imitativa in caso di autismo |
Nei bambini autistici l'imitazione degli adulti è selettiva
Una delle chiavi per capire l'autismo è legata alla difficoltà manifesta dei bambini affetti dalla patologia di esercitare l'azione imitativa nei confronti degli adulti. Una ricerca, tuttavia, evidenzia come i bambini autistici possiedano in realtà questa capacità, applicandola però solo ad azioni che ritengono utili. Lo dimostra una ricerca condotta dalla prof.ssa Antonia Hamilton dell'Università di Nottingham che, insieme ai suoi colleghi, ha pubblicato un'analisi sulla rivista Current ... (Continua)
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20/02/2013 Aumentano la capacità di imitazione e le abilità sociali |
L'odore della madre aiuta in caso di autismo
Avvertire l'odore della propria mamma può aiutare i bimbi autistici ad aumentare le proprie abilità sociali. Ad affermarlo è una ricerca appena pubblicata su Biological Psychiatry da un team del Dipartimento di Psicologia generale dell'Università di Padova. La ricerca ha coinvolto un campione di 20 bambini autistici fra i 10 e i 14 anni che sono stati confrontati con un altro gruppo di bambini sani. I ricercatori hanno scoperto che l'odore materno spinge i bambini autistici a imitare le ... (Continua)
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31/01/2013 L'impianto di elettrodi nel cervello migliora i sintomi |
La stimolazione cerebrale profonda per l'autismo
In caso di autismo potrebbe essere utile l'impiego della stimolazione cerebrale profonda. Una sperimentazione dell'Ohio State University Wexner Medical Center di Columbus ha verificato l'efficacia dell'approccio su un bambino di 13 anni affetto da disturbi dello spettro autistico. Già sperimentata per altre patologia, come ad esempio il morbo di Parkinson, la stimolazione cerebrale profonda si basa sull'impianto di elettrodi direttamente nel cervello, tecnica ... (Continua)
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21/01/2013 Intervento Foniatrico Integrato nella diagnosi e terapia dell’autismo |
La foniatria nell'autismo
La sindrome autistica rappresenta oggi una delle patologie della comunicazione di sempre più frequente riscontro, e tra le più complesse sia da un punto di vista etiologico e patogenetico, che da un punto di vista terapeutico, tanto che mi sentirei portato a parlare di « autismi» piuttosto che di autismo. Ne deriva che la gestione a livello diagnostico e rimediativo possa trovare difficilmente risposte in una sola disciplina medica o riabilitativa, anche se, allo stesso tempo, un’eccessiva ... (Continua)
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28/11/2012 L'esposizione all'inquinamento atmosferico aumenta il rischio di autismo |
Autismo, l'inquinamento è un fattore di rischio
C'è un legame preciso fra inquinamento dell'aria, esposizione ad esso nel corso della gravidanza o del primo anno di vita del bambino e aumento del rischio di autismo. Ad affermarlo è una ricerca coordinata dalla dott.ssa Heather Volk della University of Southern California e pubblicata su Archives of General Psychiatry. Lo studio ha analizzato il nesso esistente fra l'inquinamento prodotto dalle automobili – soprattutto microparticelle di biossido di azoto – e l'autismo, basandosi sullo ... (Continua)
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16/11/2012 13:10:53 Ricercatore italiano dà un contributo fondamentale alla scoperta |
Scoperti meccanismi e cura della Sindrome MEDNIK
Un team di ricercatori dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha documentato per la prima volta le caratteristiche di una nuova e rara patologia metabolica, definita MEDNIK, acronimo che ne riassume i sintomi: Mental retardation, Enteropathy, Deafness, Neuropathy, Ichthyosis, Keratodermia (ritardo mentale, enteropatia, sordità, neuropatia, ittiosi, cheratodermia). Diego Martinelli, ricercatore che ha vinto il premio annuale dalla Società Internazionale di Malattie Metaboliche SSIEM ... (Continua)
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06/08/2012 15:58:00 L'ormone presente in quantità molto superiori alla norma |
Ossitocina coinvolta nella sindrome di Williams
Nello sviluppo della sindrome di Williams l'ossitocina gioca un ruolo importante. Lo afferma uno studio pubblicato su PLoS One da un gruppo di ricerca americano del Salk Institute for Biological Studies e dell'Università dello Utah. Secondo i dati emersi dalla sperimentazione, le persone affette da sindrome di Williams mostrano alti livelli di ossitocina e arginina vasopressina se esposti a determinati stimoli emotivi. Una delle autrici dello studio, Ursula Bellugi, direttore del Laboratorio ... (Continua)
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