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    Risultati da 181 a 188 DI 188

    14/01/2011 09:52:57 Studio dimostra la capacità dei più piccoli di interagire subito con il mondo

    Empatici fin da bambini
    Fin dalla più tenera età, l'uomo riesce a connettersi emotivamente con gli altri. È il risultato di un nuovo studio finanziato dall'UE, secondo il quale i bambini piccolissimi, e persino i neonati, hanno la capacità di capire e prendere in considerazione il punto di vista degli altri.
    Ancora più interessante è il fatto che questa sembra essere una reazione automatica per loro, fatta cioè senza alcuno sforzo. Tutto questo comincia molto prima che i bambini compiano un anno. I risultati sono ... (Continua)

    21/12/2010 Verso nuovi test genetici diagnostici e nuovi metodi di classificazione

    Scoperte nel cervello proteine legate a 130 malattie umane
    Si arricchisce la conoscenza scientifica sui geni, e le proteine da essi codificate, responsabili di molte malattie umane.
    Un team di scienziati ha catalogato ben 1461 proteine estratte da materiale cerebrale, di cui più di 130 sono risultate essere collegate ad altrettante malattie che colpiscono il cervello.
    Il lavoro è opera di Seth Grant del Wellcome Trust Sanger Institute e dell’università di Edimburgo e potrebbe far luce non solo sulle cause di queste malattie ma potrebbe anche ... (Continua)

    17/12/2010 L'evoluzione cerebrale e le nuove tecniche di indagine neurologica

    Il cervello matura a 50 anni
    C'è speranza per tutti. È ciò che emerge da uno studio di ricercatori inglesi dello University College di Londra, i quali hanno scoperto che la corteccia prefrontale del nostro cervello subisce un'evoluzione progressiva anche oltre i 40 anni di età.
    La ricerca dei neurologi britannici è stata presentata nel corso del British Neuroscience Christmas Symposium e riportata sulle pagine del quotidiano Daily Telegraph. La coordinatrice della ricerca Sarah-Jayne Blakemore sottolinea il ... (Continua)

    05/11/2010 Scoperto difetto genico in pazienti autistici e schizofrenici

    Alterazioni nei lobi frontali alla base dell'autismo
    Sono ormai una ventina d'anni che gruppi di ricercatori di tutto il mondo vanno alla caccia dei geni dell'autismo, ma più si cerca e più ci si rende conto di come questa malattia sia influenzata da diversi fattori, non solo genetici. Daniela Mariani Cerati, medico e segretario del Comitato scientifico di Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) ha commentato la pubblicazione su Science Translational Medicine di un nuovo studio sull'autismo dell'Universita' della California, ... (Continua)

    21/07/2010 Diagnosi precoce e speranza di reversibilità per i bambini autistici

    Autismo, la voce è il primo sintomo
    Dalla voce si possono intuire i primi segni dell'autismo. Lo afferma una ricerca americana pubblicata sulla rivista Pnas e firmata da un team di scienziati dell'Università del Kansas guidati da Stephen Warren.
    Stando ai risultati dello studio, nella maggior parte dei casi la patologia si può individuare grazie a un sistema computerizzato – denominato Lena, acronimo di Language Environment Analysis – che analizza la voce del neonato. Nella sperimentazione, i medici statunitensi hanno ... (Continua)

    08/06/2010 10:51:16 Un riposo regolare aumenta le potenzialità cognitive dei più piccoli

    Il cervello dei bambini migliora con il sonno
    Chi va a letto presto impara di più. È la sintesi di una ricerca dell'istituto americano Sri International, in base alla quale i bambini che dormono con regolarità hanno più possibilità di migliorare le proprie capacità cognitive.
    Per confermare questa tesi, i ricercatori hanno analizzato circa 8 mila bambini di 4 anni, scoprendo che quelli che dormivano 11 ore ogni notte, il tempo ideale del riposo a quella età per i pediatri, mostravano risultati migliori nei test di apprendimento, ... (Continua)

    28/01/2009 16:56:26 
    Pezzo di Dna mancante collegato all'epilessia idiopatica
    Un pezzo mancante di Dna è stato identificato come un fattore di potente rischio per l’epilessia. La scoperta, che potrà aiutare gli scienziati a comprendere la causa degli attacchi epilettici finora inspiegabili e a sviluppare nuove terapie, si deve a un gruppo internazionale di ricercatori coordinato da Thomas Sender dell’Università di Colonia (Germania).
    Circa un terzo di tutti i casi di epilessia viene definito come “idiopatico”, il che significa che l’origine non è nota. Lo studio ... (Continua)
    21/01/2002 

    Attenti alla "ecolalia", sindrome da eco
    Si tratta di un disturbo a causa del quale si è 'costretti' a ripetere - proprio come un'eco - le ultime parole dell'interlocutore. Non ne sono colpiti in pochi ma non per questo il comportamento da attuare deve essere impostato all'insegna della superficialità. Come qualsiasi altro disturbo, esso deve essere affrontato da parte dell'individuo che ne soffre subito e senza ritardo.
    Come dichiara Stefano Pallanti, direttore dell'Istituto di neuroscienze di Firenze, "l'ecolalia non deve ... (Continua)

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