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    Risultati da 161 a 170 DI 250

    01/09/2021 14:40:00 Migliora la stabilità della placca

    Sindrome coronarica acuta, evolocumab efficace
    Positivi i nuovi dati su evolocumab per i pazienti affetti da sindrome coronarica acuta. I dati dello studio di fase III Huygens dimostrano che il farmaco in aggiunta alla terapia statinica ottimizzata aumenta in modo significativo le caratteristiche di stabilità della placca nei pazienti con malattia arteriosa coronarica (CAD, coronary artery disease), rispetto alla sola terapia statinica.
    Gli eventi cardiaci sono spesso la conseguenza della rottura di una placca vulnerabile. La ... (Continua)

    27/08/2021 16:00:00 Migliora la qualità e gli effetti del percorso di riabilitazione

    La realtà virtuale per i pazienti colpiti da ictus
    C’è un nuovo progetto di ricerca finalizzato a testare la “realtà virtuale immersiva” come nuovo strumento riabilitativo per il recupero motorio dell’arto superiore in persone con esiti di ictus cerebrovascolare.
    A idearlo è il Centro di Riabilitazione S. Giorgio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e il Center for Translational Neurophysiology of Speech and Communication dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Ferrara.
    La realtà virtuale è una tecnologia che consente, ... (Continua)

    19/08/2021 16:30:00 Confronto tra ACE-inibitori e bloccanti del recettore per l’angiotensina

    Le differenze tra i vari farmaci antipertensivi
    Sia gli ACE-inibitori che i bloccanti del recettore per l’angiotensina sono efficaci nel trattamento dell’ipertensione. Lo afferma uno studio pubblicato su Hypertension da un team del Columbia University Vagelos College of Physicians and Surgeons diretto da George Hripcsak, che spiega: «I medici negli Stati Uniti e in Europa prescrivono in modo prevalente gli ACE-inibitori, semplicemente perché sono farmaci in uso da più tempo e tendono ad essere meno costosi degli ARB. Le linee guida europee ... (Continua)

    22/07/2021 Effetto rilevato nei pazienti affetti da polmonite

    L’aspirina riduce il rischio di ictus e infarto
    Uno studio apparso sullo European Respiratory Journal afferma che l’aspirina è in grado di ridurre il rischio di ictus ischemico e infarto miocardico nei pazienti colpiti da polmonite.
    «Il nostro studio fornisce prove a sostegno del fatto che l'uso di aspirina è associato a ridotti eventi ischemici dopo la polmonite in un contesto di cure primarie. Questo farmaco potrebbe avere un ruolo clinico in futuro nella prevenzione di queste importanti complicanze», spiega Fergus Hamilton, ... (Continua)

    20/07/2021 16:40:00 Può succedere quando si interviene per un’emorragia intracerebrale

    Una pressione troppo bassa è un rischio per i reni
    Ridurre in maniera esagerata la pressione sanguigna in caso di emorragia intracerebrale può avere un effetto negativo sulla funzionalità renale. Lo ricorda uno studio pubblicato su Neurology da un team del National Cerebral and Cardiovascular Center di Tokyo.
    In caso di emorragia intracerebrale si assiste a un aumento anomalo della pressione sanguigna, per questo si interviene cercando di ripristinare i valori ideali e migliorare così l’esito clinico. Tuttavia, una riduzione eccessiva della ... (Continua)

    15/07/2021 17:30:00 Esperimento offre uno strumento di espressione a un uomo

    Paralizzato da un ictus, parla con il pensiero
    Tornare a esprimersi, seppure in maniera limitata e con un complesso meccanismo di decodificazione del pensiero. È quanto descrive uno studio sul New England Journal of Medicine che illustra il caso di un uomo paralizzato in seguito a un ictus e non più in grado di comunicare. Perlomeno nella maniera tradizionale.
    I ricercatori dell’Università della California di San Francisco sono infatti riusciti a mettere a punto una sorta di neuroprotesi in grado di tradurre i segnali del cervello ... (Continua)

    02/07/2021 14:40:00 Il condimento rallenta l’invecchiamento cognitivo

    L’olio extravergine d’oliva ci fa rimanere giovani
    Un aiuto al cervello nel contrastare il declino cognitivo. È l’azione che svolge l’olio extravergine di oliva, documentata da una ricerca del Cnr firmata da Giorgio D’Andrea, a cui hanno collaborato scienziati della Lumsa di Roma e dell’Università della Tuscia.
    La chiave per spiegare l’effetto dell’olio sarebbe l’idrossitirosolo, un fenolo dalle evidenti proprietà antiossidanti presente nell’olio extravergine di oliva insieme ad altre sostanze polifenoliche come l’oleocantale e ad altre ... (Continua)

    01/07/2021 11:29:00 Il rischio di mortalità aumenta per chi ha disturbi

    I problemi neurologici legati a Covid
    In oltre l’80 per cento dei casi, i ricoverati per Covid-19 mostrano disturbi di tipo neurologico. In questo sottogruppo, la mortalità ospedaliera risulta 6 volte più alta rispetto a chi non mostra complicanze neurologiche.
    Sono le conclusioni di uno studio del Global Consortium Study of Neurologic Dysfunction in Covid-19 (GCS-NeuroCOVID), a oggi la più grande ricerca sul collegamento tra danni neurologici e coronavirus.
    La ricerca, apparsa su Jama Network Open, ha preso in esame 3 ... (Continua)

    17/06/2021 16:45:00 Raccomandazioni aggiornate per una migliore gestione della malattia

    Nuove linee guida sull’ictus
    Ridurre il rischio di ictus ricorrenti identificando in tempo la presenza di un attacco ischemico transitorio (Tia). È l’obiettivo delle nuove linee guida dell’American Heart Association/American Stroke Association pubblicate su Stroke.
    Una delle nuove raccomandazioni suggerisce agli operatori sanitari di eseguire valutazioni diagnostiche per determinare la causa del primo ictus o Tia entro 48 ore dall'insorgenza dei sintomi. Le indicazioni terapeutiche dovrebbero tener conto della causa ... (Continua)

    27/05/2021 16:30:00 I dati confermano l’efficacia del sistema Acurate neo2

    Nuovo sistema valvolare riduce la necessità di pacemaker
    I nuovi dati sul sistema valvolare aortico ACURATE Neo2 di Boston Scientific, presentati al Congresso EuroPCR 2021, dimostrano l’efficacia e le performance positive della procedura, incluse le minori perdite paravalvolari (PVL), e le ridotte esigenze di impianti di pacemaker permanenti (PPI). I dati sono emersi dagli studi effettuati per i Registri Early neo2 e ITAL-neo.
    “I risultati rilevati nella pratica clinica quotidiana - ha commentato il Dr.Ian Meredith, Global Chief Medical Officer di ... (Continua)

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