Il soggetto mantiene per un tempo indefinito una certa posizione, in uno stato di inerzia e torpore, estraneo all'ambiente, pur senza la completa abolizione della coscienza. Quando è molto intensa, possono essere impresse all'arto del soggetto posizioni abnormi e scomode (flexibilitas cerea). Si ritrova nel morbo di Parkinson e nei parkinsonismi, dove è determinata dalla rigidità. Il termine è anche usato in psichiatria, con significato in parte analogo, particolarmente in stati tossici acuti e nella schizofrenia (vedi anche catatonia).
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