Condizione morbosa caratterizzata da un’insufficiente attività funzionale globale dell’ipofisi anteriore, che interessa cioè tutte le attività ormono-produttrici di questa ghiandola.
È legata a gravi lesioni distruttive del tessuto ghiandolare, quali possono essere determinate da tumori oppure da necrosi ischemiche, da processi infiammatori, da metastasi tumorali, da fenomeni autoimmunitari, da asportazioni chirurgiche o terapie radianti dell’ipofisi.
Simmonds descrisse una forma di cachessia ipofisaria in una donna nel periodo post-partum: la paziente presentava amenorrea, grave astenia e decadimento generale ed andò incontro alla morte. Questo quadro, se insorge nel post-partum, è conosciuto anche come sindrome di Sheehan (non si verifica la montata lattea, non ovulano, presentano diminuzione della peluria genitale ed ascellare, ipotiroidismo e insufficienza surrenalica).
La sintomatologia clinica è caratterizzata da segni di insufficiente attività secretiva delle ghiandole endocrine che sono sotto il controllo dell’ipofisi (tiroide, surreni, gonadi), da nanismo, se l’insufficienza ipofisaria si instaura nell’infanzia, e da un grave decadimento di tutte le funzioni organiche con magrezza, pallore, anemia, caduta dei peli.
La terapia e la prognosi sono in rapporto con la causa in gioco e con la gravità della sintomatologia. Di fatto si instaura una terapia sostitutiva in grado di bilanciare i deficit delle molecole ormonali carenti.
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