Benzilpenicillina, farmaco antibiotico prodotto da colture della muffa Penicillium notatum, capostipite degli antibiotici e del gruppo delle penicilline. Agisce interferendo nella sintesi proteica della membrana cellulare batterica, di cui impedisce i normali scambi biologici. Esistono penicilline naturali e semisintetiche: chimicamente sono beta-lattamine che agiscono inibendo la sintesi della parete batterica. La penicillina naturale più usata in terapia è appunto la benzilpenicillina o penicillina G: ha azione batteriostatica e, per concentrazioni più elevate, battericida.
Per quanto riguarda lo spettro d'azione è efficace nelle infezioni da streptococco beta-emolitico, pneumococco, meningococco, gonococco, germi della gangrena gassosa, bacillo difterico e treponema pallido.
Non agisce contro la maggior parte dei batteri gram-negativi e non può essere somministrata per via orale perché è distrutta dall'acidità gastrica, inoltre è inattivata dalla penicillasi.
In passato è stata molto usata per le sue qualità terapeutiche e per la buona tollerabilità: in effetti è quasi completamente priva di effetti collaterali, con la notevole eccezione, però, di reazioni allergiche, che possono essere anche molto gravi, e si verificano in genere in persone sensibilizzate alla penicillina che, in seguito a successive somministrazioni, hanno reazioni di tipo shock anafilattico.
Ogni preparazione contenente penicillina, inclusi alimenti e cosmetici, può indurre sensibilizzazione, a qualsiasi dosaggio o via di somministrazione. Il dosaggio è comunemente espresso in Unità Internazionali (U. I.): 1 000 000 U. I. = 600 mg. Sono preparate forme ritardo, penicillina G-procaina e penicillina G-benzatina, che hanno le stesse caratteristiche e lo stesso spettro antibatterico, ma presentano una maggior durata d'azione
|