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alla 1° pagina..) a procedure urgenti di rimozione di calcoli renali tra il 2002 e il 2010. «Circa metà dei pazienti hanno ricevuto la litotripsia, un approccio non invasivo che usa onde pressorie per rompere i calcoli in piccoli pezzi che vengono espulsi in modo indolore». L'altra metà dei pazienti è stata trattata con l'ureteroscopia, una tecnica mininvasiva che utilizza un laser per la frammentazione dei calcoli e un piccolo cestino per la loro rimozione.
«Entro 120 giorni della procedura iniziale è stato necessario avviare a un secondo trattamento l’11% dei pazienti sottoposti a litotripsia extracorporea con onde d’urto, ma meno dell’1% di chi aveva subito l’ureteroscopia», riprende Scales. «I risultati dello studio aprono nuove prospettive, dato che la maggior parte delle ricerche pubblicate sull’efficacia delle procedure è stata condotta anni fa, quando entrambe le tecniche muovevano i primi passi».
Negli ultimi anni, infatti, l'ureteroscopia è migliorata nettamente grazie all'introduzione di nuove ottiche e di tecnologie laser più efficaci, il che ha favorito peraltro un abbattimento dei costi. Secondo le stime, negli Stati Uniti si pagano circa 700 dollari per la litotripsia e 400 per l'ureteroscopia.
L'urologo dell'Università di Washington a Seattle, John Gore, commenta: «l’opportunità di sottoporsi onda a l’una o all’altra procedura deve essere attentamente valutata: molti ritengono che la tecnica migliore sia in ogni caso la meno invasiva, ma il successo dell’intervento dipende anche dalle caratteristiche del paziente nonché dalle dimensioni e dalla composizione dei calcoli».
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29/05/2014 Andrea Sperelli
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