La valutazione della capacità di comprendere le intenzioni altrui in un bambino autistico, al momento della presa in carico, è il miglior predittore di un'evoluzione positiva della sintomatologia.
Lo conferma una ricerca dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) pubblicata sulla rivista internazionale Current Pediatric Research. International Journal of Pediatrics.
L'IdO ha somministrato a 100 bambini non verbali con autismo (di cui 68 con autismo e 32 coinvolti nello spettro autistico inseriti nel progetto terapeutico evolutivo Tartaruga) e a 50 minori non autistici, ma con ritardo cognitivo, la prova dell'Intention Condition of Behavioral Enhancement Procedures di Meltzoff.
«Dallo studio è emerso che il deficit di tale capacità è una caratteristica specifica dell'autismo in quanto, non risultando compromessa nel gruppo di controllo con disabilità cognitiva, evidenzia la sua ...
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