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Per cercare di contrastare le ansie che attanagliano la nostra mente, possiamo mettere in atto alcune tecniche di rilassamento psicofisico che ci aiutino a liberarci dai pensieri ricorrenti.
Un suggerimento degli psicoterapeuti è quello di annotare su un diario giornaliero tutti questi pensieri ansiogeni per provare a distaccarsene attraverso un atto fisico.
Un’altra tecnica suggerita dagli specialisti è la cosiddetta restrizione del sonno, basata sul principio per cui si resta a letto solo il numero di ore in cui si è capaci di dormire.
«Ad esempio, se una persona riesce a dormire in media 6 ore per notte ma resta nel letto per 8 ore, le sarà prescritto di restarci invece solo per 6 ore», dice Michael Perlis del Department of Psychiatry dell’University of Pennsylvania di Filadelfia che con alcuni collaboratori ha scritto un articolo di revisione sull’insonnia sulla rivista The Lancet. «Questo componente della terapia, chiamato anche riprogrammazione del sonno, è basato sul far coincidere la capacità di dormire con il tempo trascorso a letto, attraverso il rinvio del momento in cui si va a letto e individuando precisamente l’ora in cui bisognerà alzarsi. Una volta che in questo modo il sonno è diventato più efficiente, si può provare ad aumentare il tempo trascorso a letto di circa 15 minuti a settimana».
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05/04/2023 Andrea Piccoli
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