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alla 1° pagina..) è il fattore prognostico negativo più importante nello sviluppo di un bambino, in termini di sopravvivenza e di qualità della vita.
Una percentuale significativa di bambini che sopravvivono alla nascita prematura presenta nel breve e nel lungo termine una più elevata incidenza di disturbi del neurosviluppo. Circa la metà dei nati prematuri sviluppano disordini neuropsichiatrici lievi quali ad esempio disturbi specifici dell’apprendimento, deficit di attenzione ed iperattività, problematiche emotive, di regolazione, socio-comunicative, ma anche disturbi neuropsichici gravi quali l’autismo. Inoltre circa il 15% dei bambini nati pretermine, soprattutto quelli con più bassa età gestazionale, basso peso alla nascita o con maggiori complicanze nel periodo perinatale, ricevono una diagnosi di paralisi cerebrale infantile. L’OMS, inoltre, stima che le malattie neuropsichiatriche siano destinate a diventare il gruppo più frequente di problemi di salute dell’adulto, e la grande maggioranza di essi ha un inizio o almeno una causa agli inizi della vita.
“L’aumento nel rischio di disturbi del neurosviluppo è legato all’esposizione precoce all’ambiente extrauterino, una condizione sfavorevole per lo sviluppo cerebrale rispetto a quello intrauterino - dice Elisa Fazzi, Coordinatore della sezione di Riabilitazione della SINPIA - Il potenziamento della plasticità cerebrale rappresenta quindi un elemento cruciale per lo sviluppo dei bambini nati pretermine che presentano segni precoci di sviluppo atipico. La tempestività della diagnosi, la presa in carico e l’intervento precoce sono essenziali”.
Negli ultimi anni sono stati proposti e sperimentati differenti programmi di intervento precoce finalizzati al minimizzare le difficoltà di sviluppo e l’emergenza di disabilità derivanti dalla presenza di fattori biologici, genetici o ambientali, e allo stesso tempo promuovere e sostenere la genitorialità, migliorando la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie. Una recente metanalisi ha infatti evidenziato come la “centralità” della famiglia nell’intervento riabilitativo determini un importante effetto positivo non solo sul bambino, ma anche sulla sua interazione col genitore, riducendo il rischio di difficoltà emotivo-affettive ed aumentando l’efficacia genitoriale. “Questi aspetti sono di particolare rilievo per le famiglie di bambini nati pretermine - sottolinea Giovanni Cioni -. A causa del ricovero in Terapia Intensiva Neonatale, questi genitori hanno avuto maggiore probabilità di sperimentare tensione psicologica, stress emotivo e sintomi ansioso-depressivi riconducibili ad un quadro di disturbo acuto da stress e disturbo da stress post-traumatico, con implicazioni su di loro e sulla loro relazione col bambino”.
“In questo contesto i servizi di neuropsichiatria infantile presenti capillarmente nel nostro Paese svolgono un ruolo fondamentale - sostiene Antonella Costantino, Presidente SINPIA -. In collaborazione con i neonatologi ed i pediatri, i neuropsichiatri infantili seguono lo sviluppo dei bambini nati pretermine nei servizi di follow-up, controlli periodici essenziali per la valutazione di questi bambini e l’individuazione dei segni precoci di sviluppo atipico. Hanno poi un ruolo essenziale nella valutazione delle difficoltà relazionali genitori-bambino, nel counseling familiare sia per il bambino (fornendo ai genitori indicazioni sulla gestione del bambino nato pretermine e sulle strategie per la promozione del suo sviluppo) sia per aiutare i genitori stessi a ridurre lo stress e contenere le ansie sul ‘ritardo’ nello sviluppo del loro bambino rispetto a quelli nati a termine, spiegando ad esempio la differenza tra l’età corretta e quella cronologica, la variabilità dello sviluppo, la considerazione di ogni bambino come essere singolo con il proprio ritmo di sviluppo e così via. Inoltre, quando necessario, i servizi territoriali di NPIA prendono in carico il bambino e la famiglia per un trattamento riabilitativo precoce, monitorando e coordinando le varie attività di riabilitazione di cui il bambino necessita”.
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17/11/2015 Andrea Sperelli
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