(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) nei trattamenti standard.
“Questo lavoro rappresenta una pietra miliare nella storia del cancro della mammella: abbiamo definitivamente dimostrato che per i tumori iniziali HER2-positivi, “si può fare di meno ottenendo di più” – dichiara Curigliano - Il lavoro pubblicato oggi completa un percorso iniziato dal mio gruppo in IEO nel 2009, quando abbiamo dimostrato che i tumori HER2-positivi in stadio iniziale hanno in realtà una prognosi molto buona, se diagnosticati in fase molto precoce, e quindi possono essere trattati con terapie chemioterapiche meno aggressive e meno tossiche. Da lì sono partiti gli studi sulla “de-escalation” (modulazione di intensità), che hanno dimostrato che una chemioterapia più “leggera” è in effetti sicura ed efficace, e permette alle pazienti di vivere a lungo e con meno effetti collaterali sull’organismo. Questo risultato ha immediatamente cambiato la pratica clinica e il lavoro appena pubblicato aggiunge ora un tassello importante: la de-escalation mantiene il suo beneficio anche nel lungo termine, oltre i 10 anni. Il lavoro scientifico ha anche dimostrato che, nel futuro, potremmo identificare quelle pazienti in cui “fare di più” potrebbe essere utile, ma anche e soprattutto che in altre pazienti, “fare ancora di meno” è possibile, con l’uso di un nuovo marcatore, denominato HER2DX”.
“Nel lavoro su Lancet Oncology, insieme a Sara Tolaney e altri 8 colleghi del Dana Farber Cancer Institute, presentiamo un’analisi dei risultati a 10 anni dello studio di riferimento sulla de-escalation – spiega il Dr Paolo Tarantino, coautore dello studio e ricercatore del team di Curigliano allo IEO – Su 406 pazienti coinvolte nella sperimentazione, il tasso di sopravvivenza legata al tumore mammario è stato del 98.8% a 10 anni, con sole sei recidive a distanza. I nostri dati supportano quindi l’ipotesi che il regime di cura de-escalato (in termine tecnico APT, ossia Adjuvant Paclitaxel Trastuzumab) rappresenti un adeguato standard terapeutico per piccoli tumori mammari HER2-positivi, permettendo di evitare gli effetti collaterali degli schemi poli-chemioterapici. Ci siamo inoltre concentrati su una più attenta selezione delle pazienti, identificando una relazione significativa fra il valore di HER2DX, un nuovo strumento diagnostico capace di descrivere numerose caratteristiche del cancro mammario HER2-positivo, e l’evoluzione della malattia. HER2DX rappresenta un promettente biomarcatore di rischio, che, se validato, permetterà in futuro una personalizzazione dei trattamenti in base alla biologia di ciascun tumore HER2-positivo”.
“Sotto l’egida della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) il nostro gruppo ha recentemente sviluppato uno strumento di classificazione per definire la de-escalation delle terapie oncologiche, - aggiunge Dario Trapani , oncologo medico IEO e ricercatore all’Università Statale di Milano – L’obiettivo è suggerire una metodologia per il disegno di studi di de-escalation potenzialmente per tutti i tipi di tumore, e offrire ai colleghi degli organi regolatori uno strumento per valutare terapie ed approcci di cura innovativi volti a migliorare il profilo di tossicità dei trattamenti oncologici, mantenendo la stessa efficacia”.
Notizie specifiche su: tumore, chemioterapia, seno, 20/03/2023 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

L’olio d’oliva contro il tumore al seno

  • L’olio d’oliva contro il tumore al seno Potrebbe proteggere contro le forme più aggressive
    (Leggi)


Nuove cure per il tumore del seno

Perché il tumore del seno resiste alle cure

  • Perché il tumore del seno resiste alle cure Scoperto un meccanismo chiave della resistenza ai farmaci
    (Leggi)


I geni che aumentano il rischio di cancro a seno e ovaio

  • I geni che aumentano il rischio di cancro a seno e ovaio I rischi per le donne vanno oltre BRCA1/2
    (Leggi)


Cancro al seno, un farmaco per due varianti

  • Cancro al seno, un farmaco per due varianti I vantaggi della terapia con sacituzumab
    (Leggi)


Nuovo trattamento per il cancro del seno

  • Nuovo trattamento per il cancro del seno Modifica l’attività bioelettrica delle cellule tumorali
    (Leggi)


L'immunoterapia per combattere il tumore alla mammella

  • L'immunoterapia per combattere il tumore alla mammella Nuove possibilità di cura grazie ai linfociti T regolatori
    (Leggi)


Cancro al seno, maxi-studio sull’Intelligenza Artificiale

  • Cancro al seno, maxi-studio sull’Intelligenza Artificiale Per scoprire se può aiutare i medici nella diagnosi
    (Leggi)


Cancro al seno, efficace datopotamab

  • Cancro al seno, efficace datopotamab Nuovi promettenti dati sull’anticorpo monoclonale
    (Leggi)


Cancro al seno, arte e sport aiutano

L’Intelligenza Artificiale per il cancro al seno

  • L’Intelligenza Artificiale per il cancro al seno Approfondisce le informazioni legate alla mammografia
    (Leggi)


Cancro, radioterapia più efficace della terapia ormonale

  • Cancro, radioterapia più efficace della terapia ormonale L’esito emerso dalla ricerca contro il tumore al seno
    (Leggi)


Cancro al seno, l’efficacia di olaparib

  • Cancro al seno, l’efficacia di olaparib Il trattamento adiuvante dimostra di poter allungare la sopravvivenza
    (Leggi)


Cancro al seno e Brca, utile l’asportazione

  • Cancro al seno e Brca, utile l’asportazione Intervento indicato nelle giovani donne con mutazione
    (Leggi)


Cancro al seno, 3 passi verso la guarigione

  • Cancro al seno, 3 passi verso la guarigione Tre studi confermano i progressi nella cura dei tumori al seno metastatici
    (Leggi)


La donna che ha curato il cancro con due virus

  • La donna che ha curato il cancro con due virus Una ricercatrice croata ha impiegato con successo la viroterapia oncolitica
    (Leggi)


Nanoparticelle per il cancro al seno

  • Nanoparticelle per il cancro al seno Il nuovo farmaco sembra bloccare le metastasi
    (Leggi)


Omega-3 e Omega-6 prevengono il cancro

  • Omega-3 e Omega-6 prevengono il cancro Associazione positiva fra livelli degli acidi grassi e rischio della malattia
    (Leggi)


Nuovo approccio combinato per il tumore del seno

  • Nuovo approccio combinato per il tumore del seno Effetto preventivo dell’abbinamento di farmaci
    (Leggi)