La formula per eliminare i capricci

Si può prevedere l'inizio dei capricci e tentare di prevenirli

Una sorta di bacchetta magica che cancelli il tanto temuto momento dei capricci nei bambini più piccoli. È quanto propongono i ricercatori della Nottingham Trent University, che hanno intervistato 2.000 famiglie arrivando a sintetizzare una formula che predice il tempo necessario affinché il bambino cominci a dare segni di insofferenza.
Secondo i ricercatori guidati da James Hind, i bambini in auto cominciano a manifestare disagio dopo circa 70 minuti. Da qui la formula: T = 70 + 0,5E +15F - 10S, dove T sta per tempo in minuti al primo capriccio, E per intrattenimento in minuti, F per cibo (precisamente per numero di volte che si offre uno snack) e S per numero di fratelli presenti.
Per fare un esempio, se ci sono 2 bambini sotto i 12 anni in auto ai quali offriamo libri, giochi e 2 merende, l'equazione sostiene che avremo probabilmente 100 minuti di pace prima della crisi. I medici consigliano di resettare l'orologio fermandosi con l'auto e prevenendo quindi l'inevitabile capriccio.
Ci sono vari fattori che influenzano il risultato finale. Ogni minuto di distrazione si traduce in 30 secondi di ritardo del capriccio, ogni spuntino fa “guadagnare” altri 15 minuti di pace. La presenza di fratelli con i quali litigare, però, anticipa il capriccio di 10 minuti.
"Sfortunatamente due bambini, senza alcun intrattenimento né cibo cominciano a lamentarsi dopo 40 minuti in media. Gli snack sono importanti, ma non se ne possono offrire più di tanti. Creare degli svaghi è la chiave di tutto, ma per un viaggio davvero lungo anche quello può fallire", avverte il matematico.
"Fino all'età prescolare il capriccio è fisiologico per manifestare un disagio, una frustrazione, spesso causati da noia e stanchezza. Il viaggio, specie se lungo, predispone i bambini a questi scoppi d'ira - ci spiega Paola Sgaramella, pediatra dell'IRCCS ospedale San Raffaele di Milano - Per questo, quando è possibile, meglio sfruttare le ore del sonno dei piccoli, e viaggiare di notte o di mattina presto, anche di pomeriggio durante il sonnellino, se non fa troppo caldo. Le pause aiutano, soprattutto se si riesce a fare sosta in un posto dove possano divertirsi (un parco giochi, per esempio). L'intrattenimento, come tecnica distrattiva, funziona, ma se possibile meglio non dare loro cellulari o tablet, che rischiano di causare cinetosi, quindi nausea e malessere, così come la lettura. Si può invece farli divertire con indovinelli, giochi che variano a seconda dell'età, racconti, canzoncine. È importante coinvolgerli, parlare delle esperienze che si faranno o si sono appena fatte e partire carichi di entusiasmo, come per un'avventura".
La prima causa di ogni capriccio, quindi, sarebbe la noia, seguita da fame, bisogno di andare al bagno e mancanza di giocattoli. Anche il caldo, la nausea e i litigi con i fratelli giocano un ruolo importante.
"I bimbi devono essere educati a non poter fare sempre ciò che vogliono e a sopportare le frustrazioni”, conclude Sgaramella. “Alzare la voce non serve, ma bisogna mettere i giusti paletti e dire dei no, altrimenti continueranno a spostare sempre più avanti l'asticella delle richieste".

29/08/2022 12:30:00 Andrea Sperelli


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