I pazienti colpiti da lesioni cerebrali traumatiche possono beneficiare della stimolazione cerebrale profonda per veder migliorare i propri punteggi nei test cognitivi.
A dirlo è un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine da un team del Weill Cornell Medical College di New York diretto da Nicholas Schiff, che spiega: «Nella stimolazione cerebrale profonda, con la guida di strumenti di imaging e modelli virtuali dell'anatomia specifica di ciascun paziente vengono impiantati nel cervello degli elettrodi che, alimentati da un pacemaker, stimolano elettricamente le regioni cerebrali oggetto dell'impianto».
Lo studio pilota ha coinvolto 6 persone che avevano subito lesioni cerebrali traumatiche da moderate a gravi fra i 3 e i 18 anni prima dell'inizio dello studio.
«Il dispositivo di neurostimolazione attiva il nucleo laterale centrale del talamo, che trasmette al parenchima cerebrale ...
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