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alla 1° pagina..) reintervento, infezione profonda della ferita sternale, ventilazione meccanica prolungata, e degenza ospedaliera prolungata.
Dai dati emerge che le donne avevano una mortalità operatoria e un’incidenza complessiva dell’esito composito di mortalità e morbilità operatoria più alte rispetto agli uomini.
Per le donne il rischio andava da 1,28 nel 2011 a 1,41 nel 2020, mentre il rischio attribuibile per il composito di mortalità e morbilità operatoria è stato di 1,08 sia nel 2011 che nel 2020 senza variazioni significative durante il periodo di studio.
In un editoriale di accompagnamento, Brittany Zwischenberger, del Duke University Medical Center di Durham, e Jennifer Lawton, della Johns Hopkins University di Baltimora, commentano: «La nostra esperienza collettiva evidenzia che c'è un bisogno immediato di un approccio globale e intenzionale per migliorare la morbilità e la mortalità nelle donne sottoposte a bypass coronarico».
Fonte: JAMA Surgery 2023. Doi: 10.1001/jamasurg.2022.8156
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17/03/2023 Andrea Piccoli
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