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Dopo aggiustamenti per età, istruzione e fattori di salute, la sindrome metabolica è risultata associata a un aumento del rischio di demenza del 24%, con un incremento specifico del 12% per la malattia di Alzheimer e del 21% per la demenza vascolare.
Nello specifico, le donne con sindrome metabolica mostravano un rischio aumentato del 34% rispetto al 15% degli uomini. Il rischio era maggiore nelle persone più giovani, in particolare a 40 anni.
Ogni singola condizione associata alla sindrome metabolica contribuiva in maniera cumulativa al rischio, con un aumento del 70% per chi accusava tutte e 5 le componenti.
Modifiche allo stile di vita, ad esempio una dieta equilibrata, attività fisica regolare, astensione dal fumo e riduzione dello stress avevano l’effetto di ridurre il rischio di demenza a esordio precoce.
Lo studio suggerisce quindi l’importanza della prevenzione e del controllo dei fattori che sottendono alla sindrome metabolica nella mezza età per limitare il rischio di demenza precoce.
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02/05/2025 Arturo Bandini
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