Un nuovo test delle urine sembrerebbe in grado di rilevare la presenza di un cancro delle ovaie sin dalle sue primissime fasi, aprendo così la strada a trattamenti ben più efficaci per le pazienti colpite.
Il test potrebbe integrarsi con altri dati, come il dosaggio di Ca-125, l’ecografia transvaginale e l’anamnesi familiare per migliorare la diagnosi precoce del tumore. La ricerca, condotta da Joseph Reiner e i suoi colleghi della Virginia Commonwealth University, è stata presentata nel corso dell’annuale incontro della Biophysical Society a Philadelphia.
Ricerche precedenti avevano segnalato la presenza di migliaia di piccole molecole proteiche o peptidi nelle urine delle donne affette da cancro ovarico, ma le tecniche per individuarle erano troppo complesse e costose. Il gruppo di Reiner ha invece adottato un nuovo approccio concentrandosi su una tecnologia che può rivelare più ...
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