Una ricerca italiana si pone sulla via della miniaturizzazione tecnologica per provare a fermare il cancro ai suoi esordi nell'organismo. A lavorare a questo obiettivo è un gruppo di ricerca dell'Istituto italiano di tecnologia di Genova guidato dalla dott.ssa Silvia Giordani.
Le particelle su cui stanno lavorando gli scienziati italiani si chiamano fullereni multistrato o nanocipolle, hanno l'aspetto di matrioske perché sono formate da una serie di sfere incastrate l'una dentro l'altra e hanno un cuore circolare i cui vertici sono fatti di atomi di carbonio, la sostanza su cui si basa la vita.
Il diametro è di 5 nanometri, ovvero ognuna di queste particelle è 16mila volte più sottile di un capello. Nei due studi pubblicati rispettivamente su Nanoscale e sul Journal of Materials Chemistry, il team della dott.ssa Giordani le ha prima rese solubili nei mezzi biologici e poi le ha dotate ...
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