Il curry sarebbe in grado di rallentare la progressione del tumore alla prostata. Lo dice una ricerca ancora della Thomas Jefferson University coordinata dalla dott.ssa Karen Knudsen e pubblicata su Cancer Research.
La ricerca si è concentrata sui carcinomi della prostata resistenti alla castrazione e in terapia di deprivazione androgenica (ADT), analizzando cellule umane cancerose e sottoponendo alcune di esse a trattamento con i derivati della spezia. La curcumina sembra in grado di bloccare i recettori p300 e CPB, che stimolano la proliferazione del tumore e ostacolano il successo di ogni terapia.
Inibendo tali recettori, la curcumina favorisce l'efficacia delle terapie antitumorali. Secondo la dott.ssa Knudsen, “questo studio pone le basi per un ulteriore sviluppo della curcumina come un nuovo agente per indirizzare il segnale del recettore degli androgeni. Essa ha anche ...
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