“Quando uno dei ricercatori ha posizionato il sensore sul proprio corpo, per me è stata un’emozione fortissima. Ho potuto sentire il calore di un’altra persona con la mia mano fantasma. È stato come riattivare una connessione che avevo perduto”.
Grazie a una protesi sensorizzata di mano, in grado di fornire un feedback termico realistico e in tempo reale, Fabrizio, un uomo di 57 anni con un’amputazione transradiale, è riuscito a distinguere e ordinare manualmente oggetti a temperature differenti e a percepire il contatto corporeo con gli altri essere umani.
La nuova tecnologia è stata presentata in uno studio pubblicato sulla rivista Med (Cell Press) e nato dalla collaborazione scientifica tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed École Polytechnique Fédérale de Lausanne.
"La temperatura è una delle ultime frontiere per restituire la sensibilità alle mani robotiche. Per la prima ...
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