L'antidepressivo paroxetina si rivela inutile e dagli effetti collaterali pesanti nei pazienti giovani affetti da depressione maggiore. A rivelarlo è la rianalisi di uno studio del 2001, che segnalava invece l'efficacia del medicinale.
L'analisi, pubblicata sul British Medical Journal, fa parte dell'iniziativa Riat (Restoring Invisible and Abandoned Trials), che punta a far luce su studi clinici mai pubblicati oppure pubblicati in maniera incompleta e distorta.
Nel 2001, la GlaxoSmithKline aveva finanziato lo studio 329 per mettere a confronto l'efficacia e la sicurezza di paroxetina e imipramina rispetto al placebo negli adolescenti affetti da depressione maggiore.
Le conclusioni, pubblicate allora sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, erano del tutto positive, segnalando l'efficacia e la sicurezza della paroxetina fra i giovani depressi. Lo studio ...
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