È stato scoperto un possibile biomarcatore per la miocardite. È l’omologo umano del micro Rna miR-721 e la sua presenza nel sangue può testimoniare l’insorgenza della malattia cardiaca.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team del Centro Nacional de Investigaciones Cardiovasculares di Madrid. Di norma, la miocardite viene diagnosticata dopo aver escluso la malattia coronarica grazie ad angiografia coronarica e tomografia computerizzata e aver ottenuto conferma con una risonanza magnetica.
Ma non tutti i centri si servono della risonanza magnetica, utilizzando al suo posto la biopsia endomiocardica, una procedura invasiva.
«La nostra scoperta ha un grande potenziale come prezioso strumento clinico per la diagnosi precisa e non invasiva della miocardite. Si tratta infatti del primo marcatore ematico convalidato con elevata sensibilità e ...
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