Dormirci su. Quante volte abbiamo ascoltato o dato noi stessi questo consiglio, convinti che il sonno avrebbe aiutato una persona che soffre per il ricordo di una situazione spiacevole se non a dimenticare, almeno a lenire il proprio dolore.
C'è un fondo di verità scientifica in tutto questo. Uno studio pubblicato su Science e firmato dai ricercatori italiani Chiara Cirelli e Giulio Tononi, entrambi in forza al Wisconsin Center for Sleep and Consciousness, è un ulteriore tassello a sostegno della teoria della omeostasi sinaptica, vale a dire l'idea secondo cui il sonno servirebbe a mantenere un equilibrio funzionale fra le sinapsi provvedendo a cancellare quelle superflue.
Durante il giorno le sinapsi aumentano di volume e di numero, ma la notte il groviglio, come una tela di Penelope, si disfa, almeno in parte. Secondo i ricercatori, in misura del 20 per cento circa i ricordi ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293885 volte