In caso di stenosi o insufficienza valvolare aortica, l'intervento di Ross mostra di avere, a parità di rischio operatorio, maggiori benefici rispetto alla protesi, in particolare su pazienti giovani.
La valvola aortica consente al sangue ossigenato di fluire dal ventricolo sinistro in aorta e poi in tutto il corpo. La stenosi complica questa azione, rendendo disagevole il percorso del sangue. In caso di insufficienza valvolare, poi, vi è un rigurgito del sangue all'indietro verso lo stesso ventricolo, il che aumenta lo sforzo che il cuore deve produrre per pompare il quantitativo di sangue necessario.
Per ovviare a questa condizione non c'è solo l'intervento protesico, ma anche una sorta di autotrapianto noto come intervento di Ross, dal nome del cardiochirurgo sudafricano che lo ideò 45 anni fa.
La tecnica è particolarmente utilizzata nei bambini cardiopatici, dato che consente ...
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