Omega 3, nuova speranza per la sindrome di Rett

Sperimentazione italiana evidenzia i benefici di un diverso approccio alimentare

Un team di ricercatori del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena sta portando avanti una sperimentazione sugli effetti degli omega 3 nelle prime fasi della sindrome di Rett. Il team di ricerca, guidato dal neuropsichiatra infantile Joussef Hayek e dal neonatologo Claudio De Felice, e coadiuvato da colleghi del Cnr di Napoli e dell'Università di Ferrara, sta studiando i potenziali benefici indotti da un particolare tipo di alimentazione su bambine affette da questa rara forma di autismo infantile su base genetica.
Lo studio, pubblicato su Genes & Nutrition, dimostra che l'introduzione di un'integrazione alimentare a base di omega 3 migliora le funzioni respiratorie, motorie e comunicative nella prima fase della patologia. Gli omega 3 (PUFA - Polyunsaturated fatty acids) appartengono a tre diverse categorie: l'acido Eicosapentanoico (EPA) e l'acido Docosaesanoico (DHA) si trovano nel ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 12/06/2012 12:43:31

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