Aggiungere un anticoagulante ad azione diretta alla terapia antipiastrinica costituisce la soluzione ideale per ridurre la possibilità di eventi trombotici nei pazienti predisposti.
A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Cardiology da un team della Humanitas University diretto da Giulio Stefanini.
I ricercatori hanno analizzato 473 studi, selezionandone alla fine 6 per un totale di quasi 30mila pazienti con infarti di varia gravità .
I ricercatori di Humanitas, in collaborazione con colleghi dell'Istituto scientifico San Raffaele di Milano e del Duke Clinical Research Institute di Durham, hanno così evidenziato i benefici dell’associazione di un farmaco Doac e di un altro Apt nei pazienti con infarto grave, caratterizzato dalla rottura di una placca aterosclerotica instabile che determina trombosi coronarica e alto rischio trombotico post-infarto.
«Dalla disponibilità sul mercato ...
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