Si chiama Sphinks ed è un cervellone basato sull’intelligenza artificiale figlio di scienziati italiani. In realtà a svilupparlo è stato un team internazionale, coordinato da scienziati del nostro Paese che risiedono in Usa. Il nuovo algoritmo di Ai analizza e combina insieme tutte le carte d’identità della neoplasia – i dati cosiddetti “omici” che fotografano dai geni alla composizione proteica, dai lipidi ai metaboliti, e così via – e classifica il cancro in base a tutte le sue caratteristiche, aiutando gli esperti a identificare potenziali bersagli terapeutici e a mirare le armi disponibili contro di loro, oltre a indirizzare la ricerca di nuove strategie e opzioni di trattamento.
Lo studio è comparso su Nature Cancer e porta le firme di una coppia d’oro della ricerca italiana: Antonio Iavarone, vicedirettore del Sylvester Comprehensive cancer center della Miller School of ...
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