Ridurre il rischio di ictus non è un obiettivo di secondo piano. «Nel complesso, i nostri dati supportano le raccomandazioni dietetiche che consigliano di aumentare l'assunzione di fibre alimentari totali» afferma Diane Threapleton, ricercatrice dell'Università di Leeds, Regno Unito, e coautrice di una metanalisi pubblicata sulla rivista Stroke. «Una volta nello stomaco e nell’intestino tenue, le fibre solubili formano un gel, rallentando da un lato il tasso di assorbimento dei nutrienti e dall’altro lo svuotamento gastrico. Ciò aumenta il senso di sazietà e diminuisce la quantità di cibo ingerito, con conseguente riduzione del peso» spiega Threapleton. Inoltre la fermentazione batterica dell’amido e delle fibre solubili, che avviene nel grosso intestino, produce acidi grassi a catena corta, che inibiscono la sintesi del colesterolo nel fegato, riducendone i livelli nel sangue. «Dati i loro ...
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