L’ipertensione, il più importante fattore di mortalità globale, dipende dall’interazione di componenti ambientali e genetiche. Tuttavia le variazioni dei DNA finora identificate spiegano solo l’1-2% della differenza di pressione arteriosa in una popolazione. Ciò indica che ci sono ancora molte varianti da scoprire. Una nuova variante genetica è stata identificata da un gruppo di ricercatori, coordinati dall’Università di Glasgow e dall’Istituto Auxologico Italiano di Milano. Questa nuova variante si associa ad un rischio ridotto di ipertensione e anche ad un rischio ridotto di accidenti cardiovascolari. Infatti, ciascuna copia della variazione è associata a una riduzione del 7,7% di ictus, infarti del miocardio e morti coronariche, quindi possederne due copie riduce i rischi del 15%.
E’ importante anche che la variante genica individuata non riguarda, come spesso succede negli studi di ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293731 volte