Abbassare il finestrino per prendere aria, mettersi a cantare, bere caffè sono solo tre di diversi espedienti utilizzati per cercare di non addormentarsi alla guida. Se questi piccoli accorgimenti tendono ad accumularsi allora sarebbe meglio farsi visitare per la probabile presenza di un’apnea del sonno.
A dirlo è uno studio pubblicato su ERJ Open Research da un team del St James’s University Hospital di Leeds, che ha preso in esame 119 soggetti colpiti da apnee del sonno e altre 105 persone sane come gruppo di controllo.
Tutti i volontari hanno risposto a questionari sulla sonnolenza in generale, sulla sonnolenza alla guida, sulle strategie utilizzate per rimanere vigili al volante ed eventuali incidenti stradali in cui fossero stati coinvolti.
È così emerso che i soggetti con apnee tendevano a utilizzare più strategie per rimanere vigili rispetto al gruppo dei soggetti sani. Quasi ...
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